I prigionieri di Hamas lodano la posizione del Governo di Gaza contraria all’emigrazione forzata dei palestinesi

Al-Quds occupata (Gerusalemme). I prigionieri di Hamas  che si trovano nelle carceri degli occupanti israeliani hanno lodato la posizione del Governo palestinese di Gaza, determinata a fronteggiare la politica d'emigrazione forzata dei palestinesi da parte dei sionisti che negli ultimi giorni s'è evidenziata in maniera drammatica.

In un comunicato che sono riusciti a far trapelare dal carcere, i prigionieri affermano che “la posizione del legittimo governo palestinese è in linea con gli obiettivi e le aspirazioni del popolo palestinese, che sono le stesse del suo presidente, noto per il suo attaccamento alla causa e la sua difesa dei diritti del popolo palestinese, che dimostra fronteggiando i piani messi in opera dagli occupanti”.

I prigionieri di Hamas esortano inoltre il popolo palestinese a far fallire la scelta sionista di far emigrare i palestinesi, e ribadiscono che il loro movimento è “quello che ha 'chiuso la porta' di fronte alle pratiche di allontanamento, come dimostra l'esperienza di Marj az-Zuhur nel 1992, che è stata in grado – col permesso di Dio -, assieme all'opera dei gruppi della resistenza palestinese, di ridimensionare e far indietreggiare i piani sionisti di emigrazione forzata”.

I prigionieri hanno poi concluso il loro comunicato con queste parole: “La determinazione dell'ex prigioniero Ahmad as-Sabbah nel voler ritornare a casa sua [a Tulkarem, ndr], il quale si trova attualmente fermo al valico di Beyt Hanoun [le autorità sioniste intendono espellerlo a Gaza, ndr], ha bisogno di sostegno sia da parte dei media che da parte delle organizzazioni giuridiche e umanitarie, affinché questa tragedia finisca e gli occupanti si rendano conto che stanno commettendo un orrendo crimine umanitario condannato da tutte le leggi, sia locali che internazionali.

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