I prigionieri palestinesi dichiarano sciopero della fame in massa

I prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane hanno deciso di dichiarare uno sciopero della fame a tempo indeterminato a partire dal 25 marzo e fino a quando le loro richieste non verranno soddisfatte. E’ quanto rivelato da fonti per i diritti umani, mercoledì.

Il Comitato nazionale di emergenza per i prigionieri palestinesi ha affermato che i detenuti saranno coinvolti in uno sciopero della fame di massa poiché le autorità carcerarie israeliane si rifiutano di soddisfare le loro richieste, principalmente per revocare le misure punitive recentemente imposte.

La Società per i Prigionieri palestinesi (PSS) ha anche affermato che i detenuti hanno già iniziato a prepararsi per lo sciopero della fame collettivo.

Nel frattempo, la PPS ha affermato che mercoledì le forze carcerarie israeliane hanno preso d’assalto la Sezione 13 nella prigione di Nafha, a Beersheba.

Due prigionieri sono stati isolati nella stessa sezione, hanno aggiunto le fonti.

Nel frattempo, centinaia di detenuti amministrativi palestinesi nelle carceri israeliane hanno continuato a rifiutarsi di presentarsi alle sessioni del tribunale per più di due mesi.

La tensione è aumentata nelle carceri israeliane quando i prigionieri palestinesi hanno deciso di intensificare i loro passi di protesta, dall’inizio dell’anno, in segno di rifiuto delle misure punitive collettive israeliane dichiarate dopo l’evasione dalla prigione di Gilboa.

4.500 palestinesi sono attualmente prigionieri nelle carceri israeliane, tra i quali 34 donne, 180 minori e circa 500 detenuti amministrativi.

(Fonti: PIC, Quds Press, Wafa).