I prodotti ittici egiziani entrano nei mercati di Gaza

Gaza – Paltoday. I prodotti della pesca dei mari egiziani arrivano nella Striscia di Gaza attraversando clandestinamente i “tunnel della sopravvivenza”. 

L'esigenza di contrabbandare pesce dall'Egitto a Gaza, certamente non sorge dalla mancanza di prodotti ittici nei mari del territorio assediato, ma dalla necessità di variare l'offerta; in questa stagione, infatti, si possono pescare abbondanti varietà di pesce, come ad esempio l'orata, che i mercati della Striscia di Gaza non vedevano da lungo tempo. 

Solitamente il pesce arriva a Rafah, a sud della Striscia di Gaza, in tarda serata per comparire sui banchi dei mercati locali alle prime ore del mattino. Yasser Hamza, si trova a passare da qui in automobile con la tutta sua famiglia a bordo. L'uomo si ferma, scende dal veicolo e non nasconde la propria sorpresa nel vedere tipologie di pesci che non assaggiava da anni. Nonostante gli alti prezzi, decide di acquistarlo. 

Un altro palestinese di Gaza, Ahmed Nasser, ha lamentato che i prezzi sono elevati e che restano altamente sproporzionati alle entrate locali, ma la primavera è alle porte e lui spera in grasse migrazioni di pesci: “Gaza riuscirà a pescare sardine in abbondanza e a contribuire all'abbassamento dei prezzi”. 

Non è scontato disporre di alimenti freschi come il pesce a Gaza. Quest'anno gli egiziani hanno rimediato facendo attraversare il pesce dai tunnel in grandi cartoni pieni di ghiaccio. Tuttavia, restano alti i rischi che, l'abbondanza di pesce sul lato egiziano, agevoli imbrogli e, insieme a quello fresco, si faccia pervenire nella Striscia di Gaza pesce avariato oppure allevato in vasche di acqua dolce.

(Foto: Paltoday).

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