I residenti del campo di Shu’afat iniziano la “disobbedienza civile”

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press. I residenti del campo profughi di Shu’afat, a nord-est della Gerusalemme occupata, martedì sera hanno iniziato una “disobbedienza civile” che include “la sospensione didattica nelle scuole e il divieto di guidare l’auto di notte, tranne in casi di emergenza”.

Queste informazioni sono contenute in una dichiarazione rilasciata dai residenti del campo, pervenuta a Quds Press, in cui spiegano che la decisione “è stata presa dai residenti del campo durante un’assemblea”, dopo che le forze di occupazione israeliane hanno iniziato ad assediare il campo in maniera costante.

Durante l’assemblea è stato deciso di “sospendere le attività nelle scuole del campo” e “lanciare un appello alle scuole di Gerusalemme perché inizino anche loro lo sciopero, e invitare i comitati dei genitori a protestare presso il checkpoint di Shu’afat alle dieci del mattino”.

Il comunicato, inoltre, dichiara “il divieto di usare l’auto dopo le dieci di sera, salvo nei casi di emergenza”, sottolineando anche “la chiusura dei negozi, mercoledì”.

Durante l’assemblea i residenti del campo hanno deciso che “i lavoratori non andranno al lavoro a partire da mercoledì, come forma di lotta e di dignità”, invitando anche la gente della zona di Anata a “unirsi a questa disobbedienza civile”.

Nella dichiarazione si sottolinea che “il sit-in continuerà fino a quando la situazione non sarà ripristinata come era prima dell’assedio”.

Le forze di occupazione continuano ad assediare e chiudere gli ingressi e le uscite del campo di Shu’afat, così come i posti di blocco e altri ingressi nelle città di Hizma, Anata e altre località vicino Gerusalemme, anch’esse nello stesso modo sotto un rigido assedio.

Queste misure sono state adottate dopo che, sabato scorso, la resistenza palestinese ha effettuato un attacco al posto di blocco di Shu’afat, che ha provocato la morte di una soldatessa israeliana e il ferimento di altri soldati, uno dei quali è in condizioni critiche. L’autore dell’attacco si è ritirato senza essere stato identificato.

Dall’inizio dell’assedio al campo di Shu’afat, ovvero da sabato scorso, sono stati arrestati 11 palestinesi.

Traduzione per InfoPal di G.B.