“I residenti di Gaza perdono fiducia negli aiuti internazionali”

israel-gaza-19-nov-2012-airstrike_0Memo. “Le istituzioni internazionali hanno lanciato un appello a intervenire e trovare una soluzione a questo disastro, dove centinaia di famiglie le cui case sono state distrutte durante la guerra contro Gaza stanno appena sopravvivendo”.

Sono passati tre mesi dalla fine della guerra a Gaza, tuttavia, Fadl Misbah, di 41 anni, vive ancora come gli altri, in una casa che è coperta di fogli di plastica e che non è adatta per l’inverno.

Fadl ha una famiglia composta di 13 persone: “Siamo sempre soggetti a condizioni estreme di freddo, e questo vale per la maggior parte della gente le cui case sono state distrutte durante la guerra. I miei bambini se ne stanno in questo luogo, dal cui tetto cadono gocce di pioggia. La nostra casa è costituita da fogli di nylon che non ci proteggono dagli elementi o dal freddo.

“Abbiamo sentito parlare molto della conferenza dei donatori per ricostruire Gaza, ma stanno lavorando così lentamente e non crediamo più a quello che le istituzioni internazionali hanno da dire o da promettere”.

“L’occupazione è il problema principale, ha permesso l’ingresso di 440 tonnellate di cemento a Gaza 20 giorni fa, in occasione della visita del [Segretario generale delle Nazioni Unite] Ban Ki-moon per mostrare un lato positivo di fronte al mondo, ma poi non ha più permesso che entrassero altri prodotti. Risolvere i nostri problemi significa firmare contratti, se mai si risolveranno”, ha detto Fadl.

“Le istituzioni internazionali hanno lanciato un appello per intervenire e trovare una soluzione a questo disastro, dove centinaia di famiglie stanno sopravvivendo”.

Foto-reportage di Mohammad Asad: https://www.middleeastmonitor.com/news/middle-east/15128-gaza-residents-lose-faith-in-international-aid

Traduzione di Edy Meroli