I rifugiati palestinesi affrontano privazioni in Libano

imagesPressTv. I rifugiati palestinesi in Siria stanno affrontando dure prove in un campo profughi nella città libanese di Sidone, dopo essere stati costretti a lasciare il loro campo nella capitale siriana Damasco, riporta Press TV.

Dopo la crisi siriana che dura ormai da 32 mesi, circa 90 mila rifugiati siro-palestinesi hanno lasciato il campo profughi di Yarmuk a Damasco. “Avevamo abbandonato la Palestina a piedi, con i nostri figli accanto. Sopra di noi c’erano gli aerei israeliani. Dopo il conflitto in Siria, siamo stati costretti a venire qui. La Siria è casa nostra tanto quanto la Palestina. Lì abbiamo costruito case, e avevamo una vita stabile. Qui viviamo nell’immondizia”, ha raccontato un rifugiato palestinese di 80 anni.

In Siria, i palestinesi avevano mantenuto una vita modesta ma confortevole, con buon accesso a servizi governativi quali istruzione e sanità. Ma quelli che hanno lasciato la Siria per trovare rifugio in Libano hanno la sensazione che la loro vita sia stata declassata. “In Siria avevamo pieni diritti, gli stessi dei siriani. Eravamo lavoratori normali, con buone paghe. Qui non abbiamo niente di niente. Non lo sapevamo finché non siamo arrivati in Libano”, ha raccontato a Press TV un rifugiato.

I rifugiati palestinesi vivono nel campo profughi di Al-Karami a Sidone, che è una parte del campo profughi di Ain al-Hilweh, che ospita 45 mila palestinesi che hanno abbandonato l’occupazione israeliana. Abu Saleh Maadah, l’addetto responsabile del campo di Al-Karami, ha detto che ci sono “settanta tende e quattro bagni per tutti questi rifugiati. Qui i palestinesi non hanno abbastanza soldi per vivere, perché i prezzi in Libano sono molto più alti che in Siria”.

La Siria si trova nella morsa di letali disordini dal 2011. Secondo le Nazioni Unite, durante le violenze sono state uccise oltre 100 mila persone, e gli sfollati sono milioni.

Traduzione di Elisa Proserpio