I sauditi premono per la liberazione dei prigionieri politici

Press TV. Decine di dimostranti hanno invaso le strade della provincia di al-Qassim, in Arabia Saudita centrale, per reclamare il rilascio dei prigionieri politici.

I manifestanti hanno condannato anche la detenzione di donne e bambini, che erano stati arrestati la settimana scorsa durante una pacifica manifestazione per chiedere il rilascio dei loro parenti detenuti.

Una simile manifestazione ha avuto luogo domenica nella regione di Qatif dove i manifestanti hanno chiesto l’immediata liberazione dell’anziano religioso Tawfiq al-Amer.

Al-Amer era stato arrestato lo scorso anno per aver criticato il regno degli Al Saud.

A partire dal febbraio 2011 i cittadini hanno organizzato manifestazioni, su base quasi periodica, in Arabia Saudita soprattutto a Qatif e Awamiyah nella provincia dell’est, principalmente per chiedere il rilascio di tutti i prigionieri politici, la libertà di parola e di riunione, e la fine della diffusa discriminazione.

Le manifestazioni sono sfociate in proteste contro il regime repressivo di Al Saud, soprattutto dopo il novembre 2011, quando le forze della sicurezza saudita hanno cinque protestanti e ne hanno feriti molti altri.

A ottobre le autorità saudite hanno ammonito che avrebbero trattato in modo “rigido” i manifestanti dopo che centinaia di sauditi, a settembre, si erano riuniti fuori della prigione di Tafiya, a nord di Riyadh, per chiedere il rilascio dei loro parenti.

Amnesty International ha criticato il paese per le sue minacce e ha spinto le autorità a ritirarle.

Traduzione per InfoPal a cura di Elena Pelliccia