I soldati israeliani invadono diverse aree della Cisgiordania e rapiscono due ragazzine

kidnpchild_hebronCisgiordania-Imemc e PIC. Martedì mattina, i soldati israeliani hanno invaso diverse aree della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e hanno rapito 7 Palestinesi.

Le truppe di occupazione hanno invaso la città di Hebron, la vicina cittadina di Beit Ummar, e fatto irruzione in decine di abitazioni, arrestando due Palestinesi.

I soldati hanno sparato lacrimogeni e granate a percussione durante scontri con gli studenti, scoppiati a Hebron, causando decine di intossicati da gas lacrimogeni, soprattutto vicino alla moschea Ibrahimi.

Hanno anche installato posti di blocco alle entrate principali delle cittadine di Sa’ir e Halhoul, al raccordo di al-Fawwar e all’entrata nord di Hebron, bloccando e ispezionando decine di auto e interrogando i passeggeri.

I militari hanno rapito una studentessa di 13 anni che camminava vicino alla colonia illegale di Karmie Tzur, con la scusa di aver trovato un “coltello nella sua borsa”.

Le truppe israeliane hanno invaso la città di Qabatia, a sud di Jenin, scatenando scontri con i giovani locali.

I soldati hanno sparato lacrimogeni e raffiche di munizioni letali.

A Gerusalemme, i militari hanno rapito una ragazza di 16 anni nell’area di Bab al-‘Amoud, per un presunto tentativo di accoltellamento.

Ramallah hanno installato blocchi militari vicino a una scuola adiacente alla strada coloniale n. 443.

Il direttore della scuola, Samer Bader, ha dichiarato che i soldati hanno invaso il plesso due volte, lunedì, con il pretesto che alcuni studenti avrebbero lanciato pietre contro le auto dei coloni e i veicoli militari. Tuttavia, l’accusa israeliana è stata smentita dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza della scuola.