I “valori morali” israeliani: Elor Azaria è un “eroe che non rimpiange niente”

Lemuslimpost.com. Da InvictaPalestina. Adulato da israeliani e soldati, colui che ha ucciso un palestinese con un colpo alla testa è ora una star. Ha confidato a un giornale israeliano di avere  semplicemente “fatto il suo lavoro”.

Come una rockstar, Elor Azaria ringrazia i suoi più fedeli sostenitori. In un’intervista accordata a Israel Ayom, colui che ha ucciso un palestinese a terra afferma di non avere “alcun rimpianto”. Riconosciuto colpevole di omicidio preterintenzionale e di “condotta sconveniente”, il soldato dell’esercito di occupazione che ha scontato solo nove mesi di carcere assicura che “non ha fatto che il suo lavoro”. Un lavoro che oggi ha perso dopo essere stato retrocesso da sergente a soldato semplice. Nonostante le sanzioni, Azaria è considerato da una parte della popolazione come un eroe. I critici li cancella d’un colpo solo: “Sono in pace con quello che ho fatto, ho agito correttamente e seguito la mia verità interiore. Ho fatto la cosa giusta e questo caso non avrebbe dovuto raggiungere queste dimensioni”, ha detto senza battere ciglio prima di assicurare che, se accadesse di nuovo, “agirebbe esattamente allo stesso modo”. Per quanto riguarda il sostegno di alcuni israeliani, tra cui alcuni ministri, considera che “è confortante.”

“Quale palestinese? È un terrorista”.

Nella sua intervista, l’ex soldato torna sui fatti. Afferma che il palestinese che ha ucciso portava un coltello. “Ho agito istintivamente, sotto l’impulso del momento, (…) nel pieno rispetto di ciò in cui ero stato addestrato quando sono diventato un soldato”, racconta. “Gli ho sparato un colpo alla testa, ed è stata la fine. Solo un colpo”, dice non senza un certo sangue freddo. Quando è stato accusato di aver ucciso un palestinese, l’uomo è rimasto “scioccato” e ha chiesto: “Quale palestinese? È un terrorista”. Azaria è dispiaciuto per l’atteggiamento del ministro della Difesa dell’epoca, Moshe Ya’alon, che aveva condannato il suo atto. L’ex soldato osa persino gridare “all’errore giudiziario”. L’istituzione giudiziaria è stata, a suo dire, contro di lui. “I fatti sono stati distorti”, assicura Azaria, che all’epoca era stato filmato mentre uccideva l’uomo.

Vacanze pagate, inviti a serate e consigli ai soldati.

Oggi venerato da una parte della popolazione, Azaria ha finito con l’esercito. Secondo Middle East Eye, progetta di diventare avvocato. Il sito spiega che l’ex soldato “ora conduce in Israele una vita da nababbo, fatta di regali e privilegi”. Esempio: quando è uscito ed è andato in una discoteca di Tel Aviv, l’arrivo di Azaria è stato annunciato al microfono e “le persone l’hanno applaudito, sono venute ad abbracciarlo e a fare foto con lui”, ricorda il gestore che lo vede come “un eroe”. Invitato a varie feste, Azaria è anche potuto andare in vacanza spesato di tutto da un miliardario. Più problematico: all’interno dell’esercito, sarebbe considerato un esempio. “Molti soldati lo considerano una sorta di mentore dopo il suo incidente”, dice un amico dell’ex soldato. “Elor dà loro consigli per servire nei Territori”.

Traduzione per Invictapalestina.org di Simonetta Lambertini.