Ignoranza e pregiudizi anti-arabi nelle accuse di un politico italiano contro la Conferenza “Gerusalemme è nostra”

Milano-InfoPal. Di Lorenzo Poli e Angela Lano. Nonostante l’importante Conferenza europea “Gerusalemme è nostra”, tenutasi a Milano sabato 29 ottobre, non abbia trovato spazio nei media mainstream, c’è stato qualcuno che qualche giorno prima si è scandalizzato: il filo-israeliano deputato di Italia Viva (IV) Ivan Scalfarotto.

Il 28 ottobre 2022, Scalfarotto ha attaccato la Conferenza e le comunità palestinesi definendole organizzazioni “terroriste” e “antisemite” che negano “il diritto di Israele di esistere”.

“Domani ad Assago si terrà una conferenza organizzata da referenti di Hamas in Europa: il titolo della conferenza è ‘Gerusalemme è nostra’. Purtroppo è prevista la partecipazione non solo di Alessandro Di Battista, che in passato ha già avuto modo di dichiarare che i terroristi ‘vanno elevati a interlocutori’, ma anche di Tino Magni, senatore in carica eletto nelle liste di Bonelli e Fratoianni, alleate del Partito Democratico“, ha avvertito in una nota il politico del partito renziano.

“Che un Senatore della Repubblica partecipi a un evento organizzato da simpatizzanti di un’organizzazione terroristica, antisemita e che nega il diritto di Israele di esistere è una circostanza veramente molto grave. Auspico che Sinistra Italiana e Verdi intervengano rapidamente per evitare che un parlamentare della Repubblica si presti a legittimare con la sua presenza un evento di questo genere”, ha proseguito Scalfarotto, incalzando il partito d’opposizione (che al momento non ha commentato la circostanza).

Una circostanza veramente molto grave. Il deputato di Italia Viva si è scandalizzato per la partecipazione di Alessandro Di Battista. Ha attaccato la presenza anche di Tino Magni, Senatore in carica eletto nelle liste di Bonelli e Fratoianni, alleate del Partito Democratico.

Consideriamo le dichiarazioni di Scalfarotto come delle invettive violente, aggressive e vergognose da parte di un deputato che non ha mai parlato in Parlamento delle violenze sioniste che subisce la popolazione palestinese, che non ha mai parlato dell’occupazione coloniale e degli insediamenti illegali contrari a tutte le Risoluzioni ONU, che non ha mai parlato dell’apartheid razzista, dell’islamofobia dilagante, della profanazione dei luoghi sacri dei palestinesi, delle violenze integraliste dei coloni ebraici, della ebraicizzazione dei quartieri e dei dispositivi di sorveglianza e biometria che Israele attua nei confronti del popolo palestinese. 
Di fronte all’ignoranza della realtà storica e attuale della Palestina con cui si esprime Scalfarotto, crediamo di non avere nulla da dire a chi ha sempre divulgato le opinioni sioniste di personaggi come Magdi Cristiano Allam contro la Resistenza palestinese e il suo diritto di autodeterminarsi. Vogliamo, tuttavia, ricordare che all’evento milanese, organizzato dalla Fondazione della Conferenza dei Palestinesi in Europa, dagli Europei per Gerusalemme e dall’Associazione dei Palestinesi in Italia-API – tutte organizzazioni della società civile in Europa – hanno partecipato anche personalità del mondo culturale e religioso ebraico e cristiano, come lo storico israeliano Ilan Pappe e padre Abdallah Julio, della Chiesa greco-melchita di Gerusalemme, oltre a politici, giornalisti, attivisti internazionali.

“E’ molto grave che un deputato della Repubblica italiana lanci certe calunnie – ha dichiarato Mohammad Hannoun, presidente dell’organizzazione “Europei per Gerusalemme” – come quella di un ‘evento organizzato da simpatizzanti di un’organizzazione terroristica, antisemita’. Nella Conferenza tutti i relatori si sono espressi con parole chiare, denunciando il progetto coloniale sionista, la pulizia etnica e il genocidio in atto da oltre 70 anni contro la popolazione autoctona palestinese. Non è stata una conferenza antisemita, anche perché gli Arabi, come forse Scalfarotto ignora, sono semiti. Siamo soddisfatti dei risultati della Conferenza e queste voci seminatrici di odio verranno denunciate: abbiamo passato tutto al nostro ufficio legale per presentare una formale denuncia per diffamazione”.

La Conferenza su Gerusalemme, prima nel suo genere in Europa, ha visto la partecipazione di quasi duemila persone giunte da tutt’Italia, da diversi Paesi europei e arabi. Erano presenti figure di spicco del mondo della politica, del giornalismo – diverse le testate internazionali -, e rappresentanti delle fedi e culture “abramitiche” come ebraismo, cristianesimo e islam. Tutto l’evento è stato costruito sull’analisi e denuncia del colonialismo israeliano in atto verso la popolazione palestinese nativa, in particolare a Gerusalemme (tema della Conferenza), e del genocidio e pulizia etnica. A tal proposito, lo storico ebreo israeliano, Ilan Pappe, direttore del Centro europeo per gli studi palestinesi (affiliato all’Università britannica di Exeter), ha condannato “tutte le violazioni commesse dalle forze di occupazione israeliane contro il popolo palestinese”.

Durante il workshop pomeridiano, “Palestina, letteratura e media”, Pappe ha presentato il suo nuovo libro, “La prigione più grande del mondo”, denunciando chiaramente l’oppressione sistematica e crudele della popolazione palestinese da parte di Israele e la dura vita quotidiana contrassegnata da discriminazioni, apartheid, abusi, morte, distruzione, pulizia etnica continua e genocidio. Chiediamo allora a Scalfarotto: anche l’importante e famoso storico ebreo è antisemita?

Sempre durante il workshop, presentando il libro scritto insieme a Pappe, “Our Vision For Liberation: Engaged Palestinian Leaders & Intellectuals Speak Out” (La nostra visione per la liberazione: leader e intellettuali palestinesi impegnati prendono la parola), il giornalista e scrittore palestino-statunitense, Ramzy Baroud, ha parlato di colonialismo e imperialismo israeliano: “La lotta palestinese è una lotta contro il colonialismo e l’imperialismo. Dobbiamo sfidare i diversi strati dell’attuale discorso sulla Palestina che hanno portato a un vicolo cieco: il discorso politico americano pro-Israele, il discorso coloniale israeliano, il discorso arabo di presunta normalizzazione e il discorso defunto delle fazioni palestinesi… e proporre una visione palestinese alternativa della liberazione e della decolonizzazione”.

E che dire delle dichiarazioni di Padre Abdullah Julio, rappresentante della Chiesa greco-melchita di Gerusalemme, cioè un cristiano?
“Vi trasmetto la voce della Moschea di Al-Aqsa, della Chiesa del Santo Sepolcro, e la voce del popolo palestinese in Palestina, nei campi profughi e nella diaspora”.

Da parte sua, un consigliere regionale della Lombardia, Luigi Piccirillo, ha dichiarato che “il popolo palestinese ha il diritto di difendersi”, e ha sottolineato l’importanza di queste conferenze “nel trasmettere la realtà di ciò che sta accadendo in Palestina”. E ne ha scritto anche sulla sua pagina Facebook.

L’ex parlamentare italiano, e giornalista, Alessandro Di Battista, ha rifiutato di definire “antisemitismo” la resistenza del popolo palestinese e di coloro che sono solidali con i palestinesi.
Ha sottolineato il diritto del popolo palestinese a tornare in patria, la Palestina, e che lui continuerà il suo lavoro in Italia a sostegno dei diritti dei palestinesi.

Allora, di cosa sta parlando Scalfarotto? Su quali basi storiche e geopolitiche si basano le sue affermazioni? Su quali realtà e fatti? E’ possibile che per questi personaggi pubblici italiani l’unica “verità” sia quella dello stato colonizzatore israeliano e della sua propaganda anti-araba?

La rassegna stampa del mainstream italiano:

La polemica sul neo senatore Magni alla conferenza “pro Hamas: https://www.milanotoday.it/politica/conferenza-hamas-tino-magni.html

Il senatore dei Verdi e Dibba al convegno di Hamas. Ma la sinistra tace: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/sinistra-e-dibba-convegno-hamas-denuncia-scalfarotto-2080171.html

Israele: Bolognini (Lega), ‘intervenga prefetto Milano su conferenza pro-Hamas’:

https://notizie.tiscali.it/regioni/lombardia/articoli/israele-bolognini-lega-intervenga-prefetto-milano-conferenza-pro-hamas/