Gerusalemme-PIC e Quds Press. Shaykh Ikrimah Sabri, il predicatore della moschea Al-Aqsa, ha esortato gli abitanti di Gerusalemme a respingere la politica di occupazione e a rifiutarsi di auto-demolire le proprie case. Ha invitato tutti i cittadini colpiti da ordini di demolizione a rifiutare il provvedimento e a lasciare che “l’occupazione commetta il crimine con le proprie mani”.
Giovedì 27 agosto, in una dichiarazione video, Sabri ha affermato che la popolazione gerosolimitana è in grave pericolo, e ha invitato a “una posizione unita, compatta e ferma per respingere le misure di demolizione” e non rispondere a “questa politica ingiusta”.
“La politica di demolizione delle case a Gerusalemme – ha aggiunto- è criminale, illegale e disumana, e mira a far sì che i cittadini fedeli alla loro città santa la abbandonino”.
Ha sottolineato che l’autorità municipale di occupazione non concede permessi di costruzione agli abitanti di Gerusalemme, tentando così di obbligarli a lasciare la città, o a costruire senza permesso, al fine di costringere i proprietari di case a demolirle essi stessi.
Sabri ha descritto gli attacchi e le demolizioni dell’occupazione come operazioni di “pulizia etnica” in cambio dell’espansione degli insediamenti a favore dei coloni sionisti.
Ha spiegato che i gerosolimitani sono lasciati soli: “Il silenzio arabo e islamico nasconde l’esistenza di un compromesso su Gerusalemme”.
Sabri ha affermato che il distretto storico e archeologico di Silwan, adiacente alla moschea di Al-Aqsa, è uno dei quartieri presi di mira, e che è in atto un’escalation di demolizioni e di danneggiamenti.
Traduzione per InfoPal di Giulia Deiana