Il 75 % degli arresti compiuti dall’occupazione ha colpito bambini e giovani

Ramallah Quds Press. Dati ufficiali hanno reso noto che la maggior parte degli arresti eseguiti durante il 2013 dalle forze d’occupazione israeliane ha colpito bambini e giovani palestinesi.

In un rapporto diffuso oggi, 27 dicembre, da Quds Press, il dipartimento di Statistica del ministero dei Prigionieri di Ramallah ha dichiarato che il 75 % del totale degli arresti registrati nel 2013 ha riguardato bambini con età inferiore ai 18 anni, e giovani d’età compresa tra 18 e i 30, e che è notevolmente aumentato il numero delle azioni repressive nei confronti dei detenuti. 

Stando a quanto osservato dal rapporto, l’occupazione israeliana ha arrestato dall’inizio dell’anno 3874 cittadini palestinesi, tra i quali 1975 sono ragazzi e rappresentano il 51 % dei detenuti, e 931 sono bambini della Cisgiordania e di Gerusalemme. Tutto ciò con un aumento del 37,5 % rispetto ai dati del 2011. 

La sofferenza e la repressione vissute dai prigionieri palestinesi sono cominciate quando le forze dell’occupazione, armate fino ai denti, hanno fatto irruzione nelle case dei loro parenti e sparso terrore nei loro cuori, dopo averli ammanettati, bendati, violentemente picchiati e praticato su di loro le più brutte forme di violenza fisica e psicologica, come le scosse elettriche, la privazione del cibo e del sonno, minacce e, in base ai rapporti con l’occupazione, compromessi sul loro rilascio.

Traduzione di Salvatore Michele Di Carlo