Il 95% delle falde acquifere di Gaza non sono idonee al consumo umano

Gaza – Pal-Info. Il dirigente dell'autorità per l'ambiente a Gaza, Yousef Ibrahim, ha lanciato un nuovo allarme: “Il 95% delle falde acquifere di Gaza non sono potabili e quindi l'acqua non è idonea al consumo umano. E' troppo alto il  livello di salinità”.

“Incontro con un funzionario” è stato il programma TV dell'ufficio per l'Informazione del governo di Gaza nel quale è intervenuto Ibrahim.

Ibrahim ha sostenuto che “l'uso di acqua piovana può rispondere in parte al problema, ma questo può funzionare nell'eventualità in cui il governo locale pretenda che ogni abitazione e istituzione disponga di grandi cisterne sotterranee per la raccolta di acqua piovana, che da lì viene incanalata nelle falde acquifere”.

Un'altra soluzione potrebbe essere il riutilizzo, a scopi agricoli, quindi per l'irrigazione, dell'acqua usata dai fedeli nelle moschee, e arginare così lo sfruttamento delle falde.

“Dovremmo evitare di sfruttare le falde acquifere per almeno 20 anni per permetterne il risanamento”, ha consigliato il funzionario palestinese.

La responsabilità dell'autorità guidata da Ibrahim è quella di proteggere e preservare queste risorse idriche, scoraggiare le cattive abitudini che portano al loro sfruttamento e danneggiamento, attraverso strumenti che aumentano la consapevolezza dei cittadini.

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