Il blocco illegale di Gaza da parte di Israele devasta le famiglie di bambini ammalati

Imemc.org. Secondo il quotidiano inglese The Guardian, i neonati palestinesi portati all’ospedale di Gerusalemme Makassed dalla Striscia di Gaza devono rimanere ricoverati da soli, mentre le loro famiglie possono solo soffrire a distanza.

Israele può essere obbligata ad accettare a Gerusalemme il ricovero di pazienti per motivi medici per sottoporli a cure specializzate, ma l’obbligo non sussiste necessariamente per i genitori dei piccoli ammalati.

Secondo informazioni fornite dall’ospedale Makassed, dall’inizio del 2018 su 56 bambini gravemente malati trasferiti da Gaza all’ospedale, 6 sono morti soli, senza i genitori vicino.

Come la storia di Hiba Swailam, 24 anni, madre proveniente da Gaza, che ha dato alla luce prematuramente tre gemelli nell’ospedale Makassed. Due dei piccoli pesavano meno di un chilogrammo ciascuno.

Quando il permesso di Hiba è scaduto, è stata obbligata a fare ritorno a Gaza. A nove giorni dalla nascita, uno dei più piccoli dei tre gemellini è spirato senza avere nessun familiare accanto.

L’ospedale ha dato notizia al telefono di un altro neonato morto a soli 23 giorni dalla nascita. Un altro bambino morto solo, la stessa madre obbligata a piangere la scomparsa del figlio per tutta la vita.

L’unica sopravvissuta dei tre, Shahad, è stata accudita all’inizio grazie alle cure delle infermiere; la madre è riuscita a vedere la figlia solo tramite video-chiamata, e nonostante la piccola fosse pronta per le dimissioni, i familiari hanno dovuto attendere un permesso per lasciare Gaza.

L’organizzazione no-profit in ambito medico Physicians for Human Rights-Israel, riporta che nel 2018 sono stati emessi più di 7000 permessi per minorenni da Gaza, ma che solo 2000 permessi sono stati garantiti per i genitori. Una statistica che già da sola dà la tragica impressione del tormento inflitto alle famiglie di Gaza.

Mor Efrat, il direttore del gruppo per i Territori palestinesi occupati, ha dichiarato “il governo israeliano dovrebbe essere ritenuto responsabile per queste sofferenze”.

Da quando Donald Trump ha tagliato milioni di fondi agli ospedali per i palestinesi a Gerusalemme Est, l’ospedale ha incontrato molte difficoltà.

Ibtisam Risiq, l’infermiera in carica nell’unità di terapia intensiva pediatrica nell’ospedale di Massaked, riporta l’effetto psicologico per i neonati che non hanno i genitori accanto, affermando che questi piccoli hanno “bisogno di amore”.

Israele afferma che il blocco illegale di Gaza serve a impedire a Hamas e altri gruppi della resistenza di lanciare attacchi verso Israele, mentre le Nazioni Unite lo chiamano “punizione collettiva”. I due milioni di palestinesi che vivono a Gaza sono sotto assedio, tagliati fuori dalla Cisgiordania e privati della libertà di movimento.

L’ospedale di Makassed assiste i palestinesi nella Cisgiordania, i quali a loro volta trovano difficile, se non impossibile, raggiungere l’ospedale.

L’associazione di beneficenza inglese Medical Aid for Palestinians ha fatto visitare l’ospedale a membri del parlamento inglese per portare alla luce i risultati delle separazioni dei piccoli dai loro genitori.

Rosena Allin-Khan, membro laburista del parlamento inglese ed ex medico di pronto soccorso che ha visitato l’ospedale, afferma di aver chiesto al governo inglese di intervenire. Ha dichiarato “nessun bambino, in nessun posto del mondo, dovrebbe essere lasciato solo nel momento di maggior bisogno”, concludendo che “il governo inglese deve spingere le autorità israeliane a rivedere questo sistema disumano”.

Traduzione per InfoPal di Giulia Barbini