Tel Aviv – Al-Mayadeen. Il sito di notizie israeliano i24NEWS ha riportato una drastica diminuzione di un terzo degli studi di ricerca congiunti presso lo Sheba Medical Center di Tel Aviv e il Sourasky Medical Center (Ichilov) rispetto all’anno precedente.
Il calo fa seguito al boicottaggio accademico da parte di importanti aziende internazionali, oltre alle restrizioni imposte ai coordinatori della ricerca che si recano nell’entità a causa dei continui problemi di sicurezza, secondo il rapporto.
I dati del Comitato internazionale di Helsinki, che monitora e stabilisce le linee guida per la ricerca medica che coinvolge soggetti umani, hanno rivelato che i soli ospedali israeliani hanno ricevuto 822 milioni di shekel (219 milioni di dollari) nel 2021 da partnership di ricerca internazionali, evidenziando l’importanza economica di tali partnership.
Il responsabile del Comitato di Helsinki in “Israele” e direttore del dipartimento di oftalmologia dell’ospedale Asuta, di Ashdod, ha suggerito che il ridotto livello di collaborazione internazionale potrebbe rappresentare un momento cruciale per i medici e i ricercatori israeliani.
Annullato il festival del cinema israeliano in Francia.
In un contesto diverso ma correlato, il Festival del cinema israeliano di Parigi, che si tiene annualmente da 15 anni, è stato cancellato dal Cinéma Star di Strasburgo.
Conosciuto come Shalom Europe, il festival ha tradizionalmente presentato il cinema israeliano. Tuttavia, l’evento di quest’anno, inizialmente fissato per l’8-10 settembre, è stato rinviato per la prima volta nella sua storia. La municipalità di Strasburgo ha deciso di rinviare il festival a causa della guerra israeliana in corso a Gaza e delle crescenti proteste pro-palestinesi in Francia.
La sede abituale del festival, un cinema locale, ha citato l’attuale clima politico e le preoccupazioni per la sicurezza come ragioni per il rinvio.
Il Wall Street Journal ha riportato a luglio che il boicottaggio di “Israele” si sta espandendo in nuovi settori, dal mondo accademico alla difesa. L’articolo ha anche sottolineato che questo movimento in crescita mette a rischio la ricerca e le entrate israeliane, alterando potenzialmente le carriere, danneggiando le imprese e incidendo sull’economia in generale.
“Israele” ha lasciato numerose vittime nel genocidio di Gaza, uccidendo oltre 40 mila civili in 11 mesi di guerra, soprattutto bambini e donne. Si ritiene che altre migliaia siano sepolte sotto le macerie, con almeno 94 mila feriti e la stragrande maggioranza dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza sfollati con la forza. Nonostante tutto, il genocidio israeliano contro i palestinesi di Gaza continua in diretta e senza sosta.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.