
Gaza. Secondo un rapporto dei media palestinesi, il capo di una banda criminale legata al gruppo terroristico Daesh è emerso nella Striscia di Gaza assediata sotto la protezione israeliana, saccheggiando i limitati convogli di aiuti umanitari che entravano nel territorio devastato dalla guerra durante l’assedio israeliano che dura da 12 settimane.
Il rapporto, pubblicato dal Quds News Network, indica che Yasser Abu Shabab e le sue bande armate sono riemersi con la scusa di “ottenere aiuti”, indossando uniformi e sostenendo di proteggere i limitati aiuti umanitari che entravano nella Striscia.
Domenica 18 maggio, il regime israeliano aveva consentito l’ingresso di un piccolo numero di camion di aiuti nella Striscia di Gaza dopo aver imposto un assedio totale il 2 marzo, a seguito delle pressioni internazionali e delle diffuse condanne mentre il territorio palestinese affronta una carestia imminente.
“Queste bande hanno intercettato camion di aiuti umanitari nella parte orientale di Rafah. Questi gruppi operano sotto la protezione delle forze israeliane, consentendo saccheggi e sabotaggi su larga scala degli aiuti nella Striscia assediata”, si legge nel rapporto.
“Le attività delle bande, descritte come coordinate con l’esercito israeliano, hanno contribuito a peggiorare le condizioni umanitarie, in particolare nelle aree che affrontano gravi carenze alimentari”.
Il rapporto sottolinea che Abu Shabaab ha “stabilito una base fortificata in una zona controllata da Israele a Rafah”, saccheggiando sistematicamente convogli di aiuti, soprattutto in aree come Rafah orientale ed il valico di frontiera di Karem Abu Salem.
Anche alcune testate internazionali, tra cui il Washington Post e il quotidiano israeliano Haaretz, hanno confermato le notizie secondo cui le bande di Abu Shabaab sono affiliate al Daesh e operano sotto la protezione delle forze armate israeliane.
Citando testimoni e note interne delle Nazioni Unite, le testate hanno affermato che le bande sono coinvolte nel saccheggio di convogli di aiuti, sebbene siano spesso viste vicino alle postazioni militari israeliane, senza che le forze di occupazione intervengano o impediscano il furto.
“Ho visto un carro armato israeliano e un palestinese armato di kalashnikov a soli 100 metri da esso”, ha detto un alto funzionario di Gaza ad Haaretz, indicando le bande armate che assaltavano i convogli di aiuti che entravano da Karem Abu Salem.
“Gli uomini armati picchiano gli autisti e sequestrano tutto il cibo se non ricevono il pagamento [il pizzo]”.
Abu Shabab è stato visto postare post sui social media, vantandosi del coordinamento della sua banda mentre i suoi uomini armati picchiavano gli autisti dei soccorsi e chiedevano il pizzo.
I media hanno anche riferito che Israele ha sistematicamente preso di mira la polizia e gli agenti di sicurezza palestinesi incaricati di sorvegliare le consegne di aiuti.
“Mentre Israele favorisce e facilita i saccheggi, la sua propaganda incolpa Hamas di aver rubato gli aiuti, deviando le responsabilità e mascherando il proprio ruolo nell’orchestrare il caos e la carestia a Gaza”, si legge nei resoconti.
Martedì 20 maggio, circa 31 camion di aiuti umanitari sono passati dalla rotonda principale di strada Salah ad-Din, vicino a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, ma le bande di Abu Shabab hanno aperto il fuoco sul convoglio, cercando di sequestrare i rifornimenti disperatamente necessari.
Secondo fonti locali, un gruppo di agenti di sicurezza palestinesi è intervenuto per fermare l’attacco, ma le forze israeliane hanno lanciato missili, uccidendo sei agenti mentre cercavano di proteggere gli aiuti.
La Rete della Società Civile Palestinese ha condannato l’attacco, sottolineando che i camion trasportavano rifornimenti destinati ai panifici della città di Gaza e della Striscia settentrionale.
L’ufficio stampa del governo di Gaza (GMO) ha dichiarato in un comunicato che Israele ha lanciato otto attacchi contro le guardie di sicurezza che proteggevano gli aiuti.
“È diventato chiaro che l’esercito di occupazione sta operando in modo sistematico per consentire il saccheggio dei camion di aiuti e medicinali e garantire che non raggiungano chi ne ha bisogno”.
Abu Shabab, noto per il traffico di droga e la collaborazione con gruppi estremisti, ha sequestrato un camion di benzina a Gaza, lo scorso anno ,e lo ha incendiato per bloccare le strade e impedire la consegna degli aiuti.
Il regime israeliano mantiene un blocco totale su Gaza da 12 settimane consecutive, dal 2 marzo, impedendo a tutti gli aiuti umanitari di entrare nel territorio.
Le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato Israele per aver usato la fame come arma di guerra contro i palestinesi.
Il regime israeliano ha intensificato la sua aggressione contro la Striscia di Gaza da quando, a marzo, è stato interrotto un cessate il fuoco di due mesi con Hamas.
Israele ha lanciato la sua guerra genocida contro Gaza il 7 ottobre 2023. Secondo il ministero della Salute di Gaza, finora ha ucciso oltre 54.000 palestinesi, per lo più donne e bambini.
(Fonti: Quds News, PressTV).