Il Centro Mada denuncia le violazioni contro i giornalisti palestinesi

Quds Press. Il Centro palestinese per lo Sviluppo e la Libertà di stampa (Mada) ha denunciato in un rapporto le condizioni di lavoro in cui si trova la stampa palestinese e in particolare, i pericoli che affrontano i giornalisti nel loro lavoro di campo.

Il rapporto cita 103 violazioni dei diritti dei giornalisti compiute dall’occupazione israeliana, di cui 66 realizzati tra il  2010 e il 2014, mentre il primo trimestre del 2015 ha visto commesse altre 14 violazione.

Nella copia del rapporto, ottenuta da Quds Press martedì 26 maggio, si nota che il Centro Mada fa chiarezza sulla violazione dei diritti dei giornalisti palestinesi: le violazioni sono in continuo aumento e ad esse si sono aggiunti i rischi che oggi i giornalisti che operano sul campo, e nelle cosiddette zone calde, devono affrontare, oltre alle pressioni a cui la natura del loro lavoro li sottopone.

I diritti dei giornalisti hanno subito violazioni anche da parte dello stesso governo palestinese. Il picco di violazioni ha visto il suo apice nel 2014, la maggior parte di questi attacchi sono rappresentati da vere e proprie aggressioni fisiche che i giornalisti hanno dovuto subire e sopportare al fine di portare a termine il loro lavoro.

Ostacolare la copertura di una notizia, evento e impedire la trasmissione delle immagini di ciò che le forze di occupazione compiono sulle terre palestinesi sono, ovviamente, i fattori scatenanti. Sembra, ormai, quasi lecito e automatico pensare e adottare azioni che impediscano ai giornalisti di portare a termine il loro lavoro.

Delle 103 violazioni, il 61% ha avuto luogo nella Striscia di Gaza e il 39% in Cisgiordania.

Traduzione di Asmaa Aboulabil