Il cessate il fuoco esteso di un’altra ora a Gaza. Voci di tregua in Qatar

RT.  Israele ha esteso di un’altra ora il cessate il fuoco a Gaza dopo la ripresa degli scontri a Gaza, meno di un’ora dopo l’approvazione di una tregua umanitaria da parte di Israele e di Hamas al fine di permettere l’evacuazione dei feriti dall’area.

L’annuncio è stato fatto dalle forze di difesa israeliane. In precedenza le forze armate israeliane avevano riferito di essere state attaccate poco dopo l’inizio delle due ore di tregua.

“L’accordo di applicare il cessate il fuoco è venuto meno a causa di Hamas che ha iniziato a sparare ai nostri soldati. Abbiamo dovuto rispondere”, ha riferito una fonte dell’esercito israeliano.

Hamas non ha ancora commentato l’accusa di Israele di aver rotto il cessate il fuoco.

Secondo il ministero palestinese della Salute, almeno 89 Palestinesi sono stati uccisi domenica a causa dei bombardamenti israeliani nella zona di Shujaiyya, a nord est di Gaza. Il numero dei morti è stato il più alto dall’8 luglio, data in cui Israele ha lanciato la sua offensiva sul territorio palestinese.

Harry Fear, un  collaboratore esterno di Russia Today che si trova a Gaza, ha riassunto così la scena di questo pomeriggio. “Per circa un’ora questo pomeriggio Israele ha sospeso il fuoco sul quartiere di Shujaiyya, a est di Gaza. Solo in questi ultimi minuti Israele ha continuato a sparare su questa zona che è stata pesantemente colpita questa mattina e la scorsa notte”.

Il bilancio di morte è stato condannato dalla Lega Araba che ha descritto gli attacchi israeliani di domenica come un “crimine di guerra” contro i civili palestinesi.

Domenica il ministero della Salute palestinese ha detto che più di 400 Palestinesi sono stati uccisi nell’operazione israeliana “Protective Edge”. Secondo Haaretz, che riporta il numero dei morti in meno di due giorni, 13 soldati israeliani hanno perso la vita nella notte di sabato e nelle prima ore di domenica in numerosi incidenti lungo la Striscia di Gaza.

Durante il cessate il fuoco, i servizi di soccorso gazawi sono riusciti a portar via 50 corpi di Palestinesi dall’area di Shujaiyya, ad est della città di Gaza. Il ministero della Salute gazawi ha riferito che tra i morti, 17 erano bambini e 14 donne mentre centinaia di feriti sono stati soccorsi.

Il valico di Rafah è stato aperto ma solo per emergenze umanitarie.

Il cessate il fuoco richiesto dal Comitato della Croce Rossa Internazionale doveva durare nel quartiere di Shujaiyya, dalle 13:30 alle 15:30.

Secondo quanto riferito da Haaretz, le forze militari israeliane hanno annunciato che costruiranno un ospedale da campo per soccorrere i Palestinesi vicino al valico di Erez, a nord della Striscia di Gaza.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto domenica che Israele “è pronta ha fare qualsiasi azione sia necessaria” per fermare i missili di Hamas da Gaza e riportare la calma. Ma instiste che l’esercito israeliano sta facendo tutto il possibile per evitare vittime civili.

“Cerchiamo di puntare agli obiettivi militari e sfortunatamente ci sono vittime civili di cui ci dispiace e che noi non cerchiamo”, ha detto Netanyahu alla CNN poco dopo che un attacco israeliano su Gaza e dintorni ha causato la morte di almeno 89 Palestinesi.

Netanyahu ha accusato Hamas di prendere di mira volutamente civili israeliani e di usare gli abitanti di Gaza come “scudi umani”. Alla domanda su quanto tempo ci avrebbe impiegato Israele a portare a termine una operazione che era stata presentata come intesa a distruggere le gallerie dove Hamas fa passare le armi, Netanyahu ha detto che sarebbe stato fatto tutto “abbastanza velocemente ” senza però dare limiti di tempo. 

Il Qatar è pronto ad ospitare i negoziati di tregua

Secondo una fonte qatariota, Doha ha annunciato che domenica ospiterà un incontro tra il presidente palestinese Mahmoud Abbas e il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon con l’intento di spingere per la fine degli scontri sulla Striscia di Gaza.

Una fonte ha riferito che la riunione si terrà a Doha e sarà presieduta dall’emiro degli Stati del Golfo Persico, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, che ha funto da “canale di comunicazione” tra il gruppo islamista di Hamas e la comunità internazionale.

“Il Qatar ha presentato le richieste di Hamas alla comunità internazionale. La lista è stata presentata alla Francia e alle Nazioni Unite. Le trattative di domani promuoveranno queste condizioni”.

Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha rifiutato gli sforzi egiziani di porre fine ai combattimenti dicendo che un trattato deve includere la fine del blocco dell’area costiera e un nuovo impegno alla tregua raggiunta nella guerra degli otto giorni del 2012.

Una fonte di Hamas a Doha ha riferito che le condizioni includono il rilascio dei prigionieri (rilasciati a seguito di un accordo di scambio con Israele del 2011),che sono stati nuovamente arrestati; l’apertura dei valichi di frontiera tra Israele e Gaza e la fine del blocco del porto di Gaza. 

“In sostanza Israele deve porre fine a tutte le azioni di aggressione e attacco, deve sollevare il blocco di Gaza e terminare l’offensiva militare iniziata il 12 giugno scorso contro la Cisgiordania”, ha dichiarato alla Reuters il portavoce di Hamas nei territori palestinesi, Sami Abu Zurhi.

Sabato l’Egitto ha riferito che non ha intenzione di rivedere la propria proposta di tregua, la stessa che Hamas ha già rifiutato. E la fonte di Hamas a Doha ha detto che il gruppo non ha intenzione di cambiare le proprie condizioni per un cessate il fuoco.

“Vogliamo i diritti per il nostro popolo. I Palestinesi stanno tifando per noi sul posto e noi gli daremo indietro i loro diritti”, ha detto la fonte.

Traduzione di Sandra Piva