Il Club dei Prigionieri annuncia la chiusura delle sezioni di tutte le carceri dell’occupazione

Quds Press. Lunedì, il Club dei Prigionieri ha annunciato la chiusura completa di tutte le sezioni delle carceri dell’occupazione, in solidarietà con i prigionieri della prigione di Nafha.

Il Club ha confermato, in un comunicato inviato a Quds Press, che “la rivolta continua in tutti i centri di detenzione, a seguito delle restrizioni imposte ai detenuti del carcere di Nafha, come, per esempio, il divieto di uscire nel cortile interno (chiamato in arabo al- Fura)”.

Domenica, il Club dei Prigionieri ha affermato che “i detenuti stanno continuando la lotta per il 29esimo giorno consecutivo, rifiutando le solite misure abusive, attraverso le quali l’amministrazione carceraria cerca sistematicamente di privare i prigionieri delle conquiste raggiunte”.


I mezzi di lotta dei detenuti sono “disobbedienza, ribellione e rifiuto delle leggi carcerarie, come i sit-in nei cortili delle carceri insieme al rifiuto del cosiddetto controllo di sicurezza o di indossare le uniformi carcerarie dell’amministrazione penitenziaria (chiamate in arabo shabas), che sono espressione di una disponibilità collettiva dei detenuti al dialogo”.

Il numero di detenuti nelle carceri di occupazione fino alla fine dello scorso gennaio ammontava a circa 4500 persone, dei quali 34 donne e circa 180 minorenni, secondo quanto riportato dal Club dei Prigionieri.

Traduzione per InfoPal di G.B.