Il Dipartimento di Stato Usa: ‘Quella israeliana non è una società tollerante’.

Il quotidiano israeliano “Haaretz” riferisce che secondo il nuovo rapporto del Dipartimento di Stato degli Usa: la società israeliana non possiede i requisiti necessari per essere definita una “società tollerante e pluralista”.

Il rapporto del Dipartimento di Stato, redatto dal “Bureau of Democracy, Human Rights and Labor”, afferma che Israele non mostra sufficiente tolleranza verso le proprie minoranze, non garantisce equità tra i diversi gruppi etnici e non ha neppure una “società aperta” che assicuri il ricambio sociale. Neppure il rispetto dei luoghi sacri e dei siti storici vi è garantito, riferisce “Haaretz”.

Le principali discriminazioni sono rivolte ai musulmani, ai Testimoni di Geova, ai cristiani, alle donne, ai beduini e persino agli “ebrei riformati”.

Sebbene Israele si sia dotato di una legge, sin dal 1967, riguardante la protezione dei luoghi santi a Gerusalemme, essa garantisce protezione ai siti ebraici ma non a quelli delle altre religioni, poiché non riconosce come “luoghi sacri” quelli non ebraici.

“Haaretz” riferisce che tutti i 137 luoghi riconosciuti come “santi” sono ebraici, mentre a quelli cristiani e musulmani viene negate tale qualifica, il che li rende soggetti allo sfruttamento sia da parte dello Stato che di imprenditori privati.

La discriminazione colpisce anche circa 30.000 immigrati che si definiscono “ebrei” ma che non vengono riconosciuti come tali dalla legge rabbinica, perciò non possono né sposarsi né divorziare, né essere tumulati nei cimiteri israeliani.

 

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