
Gaza – PIC. Mohammed Zaqout, direttore generale degli ospedali del ministero della Salute palestinese nella Striscia di Gaza, ha dichiarato che più di 6 mila casi, tra cui pazienti e feriti vittime della recente aggressione israeliana, sono pronti a viaggiare fuori Gaza per ricevere cure mediche.
In una dichiarazione speciale rilasciata domenica all’Agenzia di stampa del Qatar (QNA), Zaqout ha aggiunto che oltre 12 mila pazienti e feriti hanno un disperato bisogno di cure all’estero a causa delle limitate capacità degli ospedali di Gaza e del collasso del sistema sanitario dovuto ai continui attacchi israeliani durante il genocidio contro la Striscia, che dura da oltre 15 mesi.
Le osservazioni di Zaqout alla QNA sono giunte poche ore prima che 46 pazienti e feriti, insieme ai loro accompagnatori, lasciassero Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah con l’Egitto, segnando il secondo giorno di riapertura del valico in seguito all’attuazione di un accordo di cessate il fuoco a Gaza.
Zaqout ha spiegato che il numero ridotto di casi autorizzati a uscire da Gaza ogni giorno, a partire da sabato, non consentirà di curare tutti i casi urgenti e di emergenza, esprimendo la speranza che il numero aumenti presto. Ha parlato di molti casi medici critici e complicati che necessitano urgentemente di interventi non disponibili negli ospedali della Striscia, sottolineando che un comitato tecnico sta esaminando questi casi da mesi per seguire i loro trasferimenti medici.
Il Direttore Generale degli Ospedali ha indicato che 50 bambini feriti e i loro accompagnatori sono entrati in Egitto dal confine di Rafah, sabato, dopo la presentazione di una lista di nomi alle parti interessate.
Zaqout ha ricordato che c’è stata una comunicazione telefonica con i pazienti e gli accompagnatori per organizzare le procedure di viaggio, sottolineando che le richieste del ministero della Salute palestinese includono il trasferimento dei pazienti e dei feriti in altri Paesi oltre all’Egitto, ma finora non c’è stato alcun meccanismo per organizzarlo. Pertanto, è stato concordato che il loro trattamento avverrà negli ospedali egiziani, e ha chiesto di ospitare un maggior numero di persone in altri Paesi, in modo che i pazienti e i feriti palestinesi possano ricevere il loro diritto alle cure mediche.
Per la prima volta da quando il valico di frontiera di Rafah con l’Egitto è stato chiuso, in seguito all’occupazione da parte delle forze israeliane, all’inizio di maggio del 2024, durante la guerra scoppiata il 7 ottobre 2023, sabato alcuni pazienti e bambini feriti sono partiti per l’Egitto per ricevere cure nei suoi ospedali.
Secondo i termini del cessate il fuoco a Gaza, entrato in vigore il 19 gennaio 2025, 50 feriti, insieme ai loro accompagnatori, potranno uscire da Gaza ogni giorno attraverso il valico di Rafah, nell’estremo sud della Striscia assediata.