Il FAI giordano: ‘Gli ambasciatori israeliani nel mondo arabo sono delle spie’

'Amman – InfoPal. Il Fronte d'Azione islamico giordano (gruppo di opposizione) ha chiesto la chiusura della rappresentanza diplomatica israeliana ad 'Amman e l'espulsione dell'ambasciatore.

In una dichiarazione rilasciata alla stampa lo scorso fine settimana, i membri del partito giordano hanno affermato: “Gli ambasciatori israeliani non sono altro che spie ed è una vergogna tollerarne la presenza sul proprio territorio perché mette in pericolo la nostra sovranità nazionale.

“Ci opponiamo alla logica della normalizzazione dei rapporti e non intendiamo volgere le spalle alle istanze popolari. La gente chiede il rispetto della propria dignità.

“L'occupazione sionista ricava potere dall'esistenza di regimi autoritari che impediscono ai popoli la liberazione delle rispettive terre e il ripristino dei propri diritti”.

Nel comunicato viene poi elogiato l'Egitto: “Ciò che è accaduto in Egitto, dove restano alte le probabilità di una continuazione delle proteste, è simbolico per noi, per la nostra causa. La rivolta egiziana, e i singoli episodi, dimostrano che l'affermazione della resistenza popolare è possibile e, soprattutto, che è possibile la liberazione della Palestina”.

Ahmed Madlal, leader del Jihad Islamico, ribadisce, da Gaza, lo stesso principio: “La presenza diplomatica israeliana, in particolare nei paesi arabi, svolge le funzioni di garantire la repressione e la mancanza di una reale rappresentanza politica”.

“Le ambasciate israeliane sono delle tane per spie”, ha aggiunto Madlal, che, in conclusione, ha invitato i governi del mondo arabo a rescindere ogni relazione con Israele.

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