Il FDLP rifiuta i ‘nuovi negoziati’ con Israele.

Gaza – Infopal. Il Fdlp -Fronte democratico di liberazione della Palestina invita il Comitato esecutivo dell'Olp -Organizzazione per la liberazione della Palestina e il suo presidente a formare un Supremo comitato nazionale per gestire l'azione politica, “in modo da porre un freno, nel quadro dell'attuale divisione politica, alle decisioni personalistiche e alle strumentalizzazioni dell'Olp in negoziati indiretti”.

Un responsabile del Fronte democratico ha affermato in un documento recapitato a “Quds Press” che “il Fronte e la maggioranza dei rappresentanti delle fazioni della Resistenza nel Comitato esecutivo dell'Olp hanno rifiutato, nella riunione di Ramallah, la prosecuzione di negoziati indiretti, in considerazione della risposta del Segretario di Stato statunitense Clinton riguardante la tabella di marcia dei negoziati e della posizione della sua Amministrazione nell'ipotesi in cui in quattro mesi di trattative si pervenga ad un vicolo cieco”.

“Le risposte fornite dagli Usa non infondono speranza, e il governo Natanyahu-Lieberman, con la sua politica di giudaizzazione di al-Quds e i continui insediamenti di 'coloni', demolisce ogni ipotesi di negoziato, che viene  posta invece in un vicolo cieco”.

Il Fronte Democratico invita pertanto il Vertice Arabo ad una “nuova politica strategica sulla questione della lotta arabo-palestinese contro l'espansionismo israeliano”, e considera “la decisione del Comitato arabo incaricato di seguire la questione “un passo indietro ed un ritorno a negoziati inutili  e dannosi che vanno avanti dagli 'Accordi di Oslo' – parziali ed applicati parzialmente -, i quali hanno sortito l'effetto di frazionare la Resistenza e l'Olp per diciotto anni”.

“Proseguire negoziati indiretti contraddice la decisione del Comitato centrale e del Comitato esecutivo dell'Olp. Non vi devono essere negoziati senza una cessazione totale degli insediamenti, un costante riferimento al diritto internazionale, un limite temporale ben stabilito ed un Supremo comitato nazionale che gestisca l'azione politica. Basta, dunque, con le decisioni politiche unilaterali e personalistiche”.

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