Il fenomeno delle autovetture da contrabbando a Gaza. Aumentano gli incidenti stradali

Di Hanan al-Masri

Gaza – al-'Arabiyah. A Gaza, gran parte della gente lamenta l'assenza di disciplina nel traffico stradale come la mancanza di controlli.

Il Centro per i diritti umani palestinese “ad-Damir” conferma questo stato di pericolosità e aggiunge: “Sono in forte aumento gli incidenti stradali. Vige l'alta velocità e sono molte le autovetture introdotte dai tunnel, quindi non registrate e illegali nel territorio palestinese assediato”.

Khalil Abu Shamalah, direttore di ad-Damir ha dichiarato che “sono decine i palestinesi morti e centinaia i feriti in incidenti stradali”.

“E' un fenomeno arduo da sconfiggere perché spesso riguarda qualche benestante, per non dire ricco di Gaza, gli unici ad avere la capacità di acquistare una macchina dall'estero. I prezzi dei mezzi che arrivano dai tunnel infatti, sono molto alti e di certo non sono i cittadini comuni di Gaza a poterseli permettere”.

Dal governo di Gaza, alcuni funzionari interpellati al riguardo hanno puntato il dito contro Israele e contro l'assedio che illegalmente impone su Gaza e quindi, al divieto di introdurre autovetture.

Per la registrazione delle autovetture presso l'ufficio della motorizzazione, il governo di Gaza chiede il pagamento del 40% del valore delle automobili. Per gli scooter invece, è richiesto il pagamento di 300dollari.

Se nelle strade principali di Gaza è usuale incontrare autisti indisciplinati e noncuranti del codice stradale, si provi ad immaginare cosa può accadere nel resto delle viuzze che caratterizzano il territorio con la maggior densità di popolazione al mondo.

Hussain 'Akashah, direttore del dipartimento di ingegneria civile preso il ministero dei Trasporti di Gaza ha dichiarato: “Sappiamo bene quale sia il dato a Gaza. Le istituzioni sono impegnate in programmi di sensibilizzazione rivolte alle famiglie e ai singoli cittadini per ridurre la media degli incidenti stradali.
Per diffondere un messaggio di legalità, li presentiamo in tutte le occasioni utili, introducendoli anche nei campi estivi”.

“La presenza della polizia è stata intensificata per le strade ed è aperta la caccia agli automobilisti privi di patente, alla guida di un'automobile non registrata oppure sprovvisti di documentazione in regola”.

Pur apprezzando queste politiche, ad-Damir preme sulla lotta al contrabbando della autovetture dai tunnel al confine con l'Egitto. Abu Shamalah denuncia: “E' un giro d'affari nel quale è direttamente coinvolta la criminalità da Egitto e Libia. Spesso infatti, sono auto rubate quelle che arrivano a Gaza”.

Per l'organizzazione palestinese, una soluzione più incisiva potrebbe essere l'invio di polizia e ispettori a monitorare il traffico di auto dai tunnel.

“Combattere il contrabbando aiuterebbe parallelamente la legalità su un altro fronte, quello delle finanze pubbliche, perché le autovetture entrerebbero regolarmente e sarebbero così sottoposte all'ispezione fiscale doganale”.

(Foto: al-'Arabiyah.net).

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