Il filo-palestinese Lula è il nuovo presidente del Brasile

InfoPal. Di Angela Lano. Dopo una lunga campagna elettorale contrassegnata da una forte contrapposizione e divisione politica tra la popolazione, il leader di sinistra e già presidente brasiliano, Lula Inacio da Silva, 77 anni, domenica 30 ottobre è stato rieletto alla guida del Brasile (è il suo terzo mandato presidenziale), dopo aver vinto per un soffio il ballottaggio contro il presidente uscente Jair Bolsonaro.

Lula ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali, ricevendo il 50,9% dei voti contro il 49,1% andati a Bolsonaro, secondo i dati dell’Autorità elettorale suprema brasiliana.

La sua vittoria segna un’impressionante rimonta politica dopo aver guidato l’immenso paese latino-americano per due mandati consecutivi (dal 1 gennaio 2003 al 1 gennaio 2011) ed essere stato incarcerato nel 2017 in seguito a un’indagine politicamente motivata sulla corruzione pubblica. La Corte Suprema del Brasile ha annullato la sua condanna lo scorso anno, permettendogli di candidarsi alle elezioni di quest’anno.

Una foto del sindacalista Lula insieme al presidente Arafat.

Parlando alla redazione di Quds Press, il direttore dell’Istituto palestinese-brasiliano di Brasilia, Ahmed Shehadeh, ha affermato che “le elezioni presidenziali brasiliane hanno assistito a un’estrema polarizzazione che il Paese non aveva mai conosciuto prima”.

Shehadeh ha confermato che “la vittoria di Lula (da Silva) è una vittoria per la causa palestinese”, osservando che “l’ex presidente da Silva è stato il primo a riconoscere lo Stato palestinese e, sulle sue orme, i paesi dell’America Latina ne hanno seguito l’esempio e le posizioni e quelle del suo partito (il Partito dei Lavoratori) chiaramente a sostegno della Palestina.

Ha aggiunto che “il presidente uscente Bolsonaro è sempre stato ostile alla causa palestinese”.

Sulla comparsa di Michelle Bolsonaro, moglie del presidente uscente, che indossava la bandiera di Israele durante il suo voto alle elezioni, Shehadeh ha detto: “Questa non è la prima volta, e non sarà l’ultima. L’ostentazione della bandiera di Israele è un fenomeno presente nella maggior parte delle chiese della setta evangelica a cui appartiene Bolsonaro”. Ha aggiunto: “Queste persone esprimono la loro fedeltà a Israele.

“La moglie del presidente Bolsonaro ha scritto la frase ‘Dio e la patria’ sulla foto in cui indossa la bandiera israeliana, quindi la sua patria è diventata Israele?”

È interessante notare che il Brasile, guidato dal Partito dei Lavoratori, di sinistra, e dal presidente Lula (dal 2003 al 2016), ha fornito un sostegno illimitato per il raggiungimento della giustizia in Palestina.

Lula era noto per la sua difesa della causa palestinese, poiché aveva preso molte misure a favore della Palestina, incluso l’aumento della rappresentanza diplomatica tra i due paesi e l’assegnazione di un appezzamento di terra vicino al palazzo presidenziale brasiliano per l’ambasciata palestinese.

Durante una visita in Cisgiordania, nel 2010, il presidente Lula parlò del suo sogno per “una Palestina indipendente e libera”, per poi riconoscere la Palestina come stato indipendente entro i confini del 1967; la maggior parte dei paesi sudamericani ne seguì l’esempio entro i primi tre mesi del 2011, come Argentina, Bolivia ed Ecuador.

Lo scorso gennaio, durante un’intervista televisiva, Lula invitò a sostenere il diritto dei palestinesi a fondare il loro stato, e ribadì la necessità di riformare le Nazioni Unite in modo che possano compiere progressi su questioni chiave come “l’instaurazione di uno Stato palestinese”.

Da parte sua, il Movimento di Hamas si è congratulato con il Brasile per la vittoria di Lula da Silva.

Il membro del Movimento di Hamas, Bassem Naim, ritiene l’elezione di Lula come una vittoria per tutti i popoli oppressi del mondo, soprattutto per il popolo palestinese.

Lula è un forte sostenitore dei diritti del popolo palestinese in tutti i forum internazionali, ha dichiarato Naim. 

Lula è stato fortemente sostenuto da palestinesi-brasiliani in Palestina: https://www.cartacapital.com.br/cartaexpressa/lula-vence-com-848-dos-votos-na-palestina-bolsonaro-triunfa-com-459-em-israel/