Il giornalista palestiense Sabri, in mano ai Mukhabarat, ha iniziato lo sciopero della fame.

Cisgiordania – Infopal. Fonti palestinesi nella città di Qalqiliya, nel nord della Cisgiordania, hanno affermato che il giornalista Mustafa Sabri ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione illegale da parte dei servizi di intelligence- i Mukhabarat – dell’ANP.

I servizi sequestrarono Sabri il 31 luglio di quest’anno e lo portarono di fronte a un tribunale militare il 13 agosto. Il 10 settembre, la Corte Suprema palestinese emise una sentenza in cui chiedeva il rilascio immediato di Sabri, poiché contro di lui non esistono imputazioni. Tuttavia i Mukhabarat continuano a tenerlo imprigionato.

Il Centro palestinese per i Diritti umani ha criticato i servizi di intelligence per la carcerazione illegale di Sabri, che non tiene conto della sentenza della Corte Suprema, e ha accusato il dipartimento di sicurezza dell’ANP di "minare la supremazia e l’indipendenza della Magistratura".

Il Centro ha anche condannato la politica della "porta girevole" usata dai Mukahbarat: liberare simbolicamente un detenuto – in questo caso, Sabri – per poi arrestarlo nuovamente subito dopo.

Il Centro ha anche spiegato che Sabri, consigliere municipale di Qalqiliya, è stato arrestato dai servizi e portato davanti alla Procura militare nonostante sia un civile.

La famiglia ha fatto sapere che Sabri è stato sequestrato diverse volte sia dalle forze di sicurezza dell’ANP sia da quelle israeliane, è stato torturato e umiliato, e che le sue condizioni di salute sono molto precarie.

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