Il governo di Gaza e la Qatar Charity siglano accordo per la ricostruzione di 75 case

Memo. ll ministro dei lavori pubblici e dell’abitazione di Gaza, Youssef Al-Mansi, ha siglato un accordo con la “Qatar Charity” per la ricostruzione di 75 case per i bisognosi della Striscia di Gaza. Finanziamenti saranno disponibili per il progetto anche dal “Gulf Cooperation Council’s financial allocation” per la ricostruzione di Gaza.

L’accordo è stato siglato domenica durante una cerimonia svoltasi al Cairo. Al-Mansi ha espresso apprezzamento per gli sforzi della Qatar Charity “per il supporto e la vicinanza a fianco del popolo palestinese durante l’assedio”. Ha sottolineato che l’accordo è il risultato della cooperazione e della comunicazione in corso tra il suo ministero e l’organizzazione caritatevole a Doha.

Parlando del risultato della guerra israeliana contro la popolazione di Gaza e della distruzione diffusa alle abitazioni e alle infrastrutture, al-Mansi ha spiegato che l’assedio del territorio ha avuto un effetto negativo sugli sforzi di ricostruzione. “Semplicemente – ha detto – non siamo in grado di importare materiale grezzo e l’equipaggiamento necessario affinché il lavoro vada avanti”. E ha aggiunto che a dispetto del blocco e della mancanza di rifornimenti, il suo ministero “ha lavorato per rompere il blocco comunicando con molte ong e organizzazioni internazionali” dalla fine dell’invasione.

Ha sottolineato il bisogno urgente per una ricostruzione completa della Striscia di Gaza, facendo notare che il settore edilizio soffre di una significativa carenza di abitazioni: annualmente c’è una richiesta di 100mila unità.

Da parte sua, Mohammed Mubarak al-Adsani, parlando per conto della “Qatar Charity”, ha dato il benvenuto alla collaborazione con il ministro e la sua squadra, e ha confermato la propria comprensione della situazione nella Striscia di Gaza e della sofferenza, come risultato della distruzione. Al-Adsani ha sottolineato che la fondazione è interessata alla ricostruzione della Striscia di Gaza e all’aiuto delle famiglie bisognose; ha chiesto una cooperazione più diretta e un coordinamento al servizio del popolo palestinese e in risposta ai suoi bisogni.

Il direttore generale dell’ufficio del ministro al-Mansi ha spiegato che l’accordo è il risultato di ampi sforzi e di una comunicazione continua tra il ministero e le organizzazioni caritatevoli. Imad Hamadeh ha affermato che il suo staff aggiorna le organizzazioni caritatevoli e le ong con dettagli sulla distruzione delle case e sulla sofferenza patita dagli abitanti.

Ha spiegato che il ministero ha un database dettagliato con informazioni su ogni casa distrutta dagli israeliani, con immagini scattate prima e dopo la distruzione. E ha invitato tutte le istituzioni coinvolte nella costruzione delle case a consultarsi con il ministro per approfittare di tale straordinaria risorsa.