Il ‘governo Fayyad’ dietro la crisi elettrica a Gaza

Gaza – Palestine-info. L'ing. Kan'an 'Obeyd attribuisce all'Autorità dell'Energia del governo incostituzionale di Salam Fayyad, la responsabilità della continua penuria di carburante per far funzionare la centrale elettrica di Gaza, che questa mattina (9 aprile) si è fermata del tutto.

Lo stesso 'Obeyd ha dichiarato al PIC che questa mattina, a causa della mancanza di carburante, la centrale ha smesso di funzionare completamente. Egli ha osservato che è a causa della politica del razionamento del carburante seguita dall'illegittimo governo Fayyad che si è giunti a questa situazione.

A partire dagli accordi dell'UE con l'ANP di Ramallah (novembre 2009) sul finanziamento al ministero delle Finanze dell'illegittimo governo Fayyad per coprire le spese per il carburante industriale che serve a far funzionare la centrale elettrica, il quale viene fatto entrare dagli occupanti israeliani in una quantità di 2.200 metri cubi alla settimana, si assiste ad un regolare razionamento delle quantità del suddetto carburante, cosicché la centrale ha preso a lavorare solo in parte.

All'inizio arrivavano 1.750 metri cubi di carburante, poi si è scesi a 750 alla settimana, che non bastano per far funzionare la centrale, tant'è che adesso viene prodotto solo il 50% dell'energia necessaria alla Striscia di Gaza. Per non parlare del fatto che le reti di erogazione si affidano ancora a quelle degli occupanti israeliani e che l'Egitto fornisce a Rafah una potenza di 16 megawatt.

Il blocco della centrale – afferma l'ingegnere palestinese – avrà dei riflessi gravi su tutti i settori essenziali, pertanto egli invita tutti quanti ad adoperasi per scongiurare una catastrofe umanitaria.

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