Il governo Haniyah smentisce di aver ricevuto proposte per i valichi.

Gaza – Infopal

Il governo palestinese di Ismail Haniyah ha confermato, fino al momento, di non aver ricevuto qualsiasi proposta che riguarda la questione dei passaggi, dicendo che definirà la sua posizione di qualsiasi proposta che riceverà, poi deciderà in base agli interessi del popolo palestinese.

Il governo ha commentato la dichiarazione di Nimr Hammad, consigliere del presidente palestinese Mahmud Abbas che ha parlato dell’esistenza di un piano per la gestione dei passaggi e la loro apertura a condizioni che rimangono sotto il controllo del presidente Abbas.

Il governo, in un comunicato, ha considerato la dichiarazione israeliana di permettere l’entrata di quantità di carburante necessaria per far funzionare il generatore di corrente elettrica nella Striscia di Gaza, come “il risultato della sollevazione popolare palestinese e tutti i popoli arabi ed islamici e dei liberi del mondo, che rappresenta un indietreggiamento della posizione israeliana davanti alle pressioni arabe islamiche e alla sopportazione eroico del popolo palestinese”.

Il governo ha indicato che l’annuncio israeliano di permettere l’ingresso del combustibile non è una soluzione della questione dell’assedio, ma un tentativo parziale di smontare un solo punto della crisi in corso, ed è un tentativo israeliano per assorbire la pressione popolare che ha travolto tutte le strade di tutta la nazione.

 

Rompere l’assedio

Il governo ha confermato che quanto vuole il popolo palestinese non è una soluzione parziale della crisi, i palestinesi vogliono la rottura totale dell’assedio imposto sul popolo, indicando che i passaggi sono ancora chiusi e i malati stanno ancora morendo l’uno dopo l’altro, il materiale medico sanitario manca e i generi alimentari stanno esaurendo dai mercati , e le materie prime per l’industria mancano.

Il governo ha apprezzato molto la sollevazione delle nazioni araba ed islamica, perché “hanno risposto al richiamo del dovere e per sostenere il popolo palestinese assediato”, e ha invitato tutti di proseguire questa sollevazione popolare per realizzare le richieste del popolo palestinese per rompere l’assedio.

E ha aggiunto “ricordiamo che la lega araba a novembre del 2006 aveva deciso di rompere l’assedio imposto sul nostro popolo, oggi è richiesto di attivare questa decisone e trovare i meccanismi per applicarla realmente per renderla un fatto toccabile e non solo un numero nella catena delle decisioni arabe”.

Il governo ha confermato che questi crisi consecutivi e l’assedio crescente non spezzeranno la volontà del popolo palestinese e la sua insistenza di attaccarsi ai suoi diritti nazionale e i suoi principi radicati, e ha detto “proseguiremo gli sforzi per rompere ogni forma di assedio contro il nostro popolo, nessuno sogni che noi alzeremo le bandiere della sottomissione al nemico occupante”.

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