
Gaza – MEMO. Il governo israeliano ha approvato un disegno di legge che consente alle forze armate di richiamare altri 400 mila soldati di riserva, a causa dei ritardi nell’avvio dei negoziati per la seconda fase dell’accordo per il cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri a Gaza, ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu.
Il canale televisivo israeliano Channel 14 ha dichiarato che la decisione è arrivata in seguito ai timori di nuovi scontri nella Striscia di Gaza.
In base alla nuova decisione, l’esercito di occupazione israeliano potrà mobilitare fino a 400 mila soldati di riserva entro il 29 maggio, con un aumento di 80 mila soldati rispetto all’ordine precedente che approvava una mobilitazione massima di 320 mila riservisti, ha affermato l’emittente.
“Questa decisione arriva in un contesto di difficoltà nel reclutamento di risorse umane per il servizio di riserva”, ha dichiarato l’emittente.
La prima fase di sei settimane dell’accordo di cessate il fuoco, entrato in vigore il 19 gennaio, è terminata ufficialmente alla mezzanotte di sabato. Tuttavia, Israele non ha accettato di passare alla seconda fase dell’accordo per porre fine alla guerra a Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva cercato di estendere la fase iniziale dello scambio per assicurarsi il rilascio del maggior numero possibile di prigionieri israeliani senza offrire nulla in cambio o adempiere agli obblighi militari e umanitari dell’accordo.
Il gruppo di resistenza palestinese Hamas ha rifiutato di procedere a queste condizioni, insistendo sul fatto che Israele rispetti i termini del cessate il fuoco e avvii immediatamente i negoziati per la seconda fase, che prevede il ritiro completo di Israele da Gaza e la cessazione completa della guerra.
L’accordo di cessate il fuoco ha fermato la guerra genocida di Israele su Gaza, che ha fatto più di 48.380 vittime, soprattutto donne e bambini, e ha lasciato l’enclave in rovina.
Lo scorso novembre, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e il suo ex-ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza.
Israele deve anche affrontare un caso di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia per la sua guerra contro l’enclave.
Traduzione per InfoPal di F.L.