Il governo israeliano si prepara a sfollare 8 quartieri di Masafer Yatta

Hebron/al-Khalil – MEMO. Il governo israeliano appena insediato si sta preparando allo sgombero forzato di otto dei 28 quartieri nell’area di Masafer Yatta, situata nelle colline a sud di Hebron, nella Cisgiordania occupata.

Il capo del consiglio di Masafer Yatta, Nidal Younis, ha riferito che le autorità d’occupazione israeliane hanno deciso di effettuare lo sgombero collettivo dei residenti palestinesi indigeni degli otto quartieri.

“L’Autorità palestinese (ANP) ci ha detto che l’occupazione israeliana sta pianificando di sfrattare i residenti degli otto quartieri nei prossimi giorni”, ha affermato Yunis, osservando che l’ANP non ha fornito dettagli sull’ora e la data dello sgombero.

Il 4 maggio 2022, l’Alta Corte di giustizia israeliana aveva stabilito che non vi erano ostacoli legali all’espulsione prevista dei residenti palestinesi da Masafer Yatta per far posto all’addestramento militare.

In quella data, l’OCHA delle Nazioni Unite aveva affermato che la sentenza “ha effettivamente messo i residenti a rischio imminente di sgomberi, sfollamenti arbitrari e trasferimenti forzati”.

Secondo l’OCHA, negli anni ’80 l’occupazione israeliana designò parte di Masafer Yatta come “Zona di fuoco 918”, dichiarandola come area militare chiusa.

Con quella dichiarazione, i residenti indigeni palestinesi sono stati sempre a rischio di sgombero forzato e demolizione. Le due cittadine di Khirbet Sarura e Kharoubeh non esistono più, dopo che le case sono state demolite.

“Circa il 20 per cento della Cisgiordania è stato designato come ‘Zona di fuoco’, colpendo oltre 5 mila palestinesi di 38 comunità”, ha affermato l’OCHA, che ha aggiunto: “Attualmente, Masafer Yatta ospita 215 famiglie palestinesi, composte da circa 1.150 persone, di cui 569 bambini”.

Nel tentativo di costringere i palestinesi a lasciare l’area, l’occupazione israeliana ha privato i residenti dell’accesso ai servizi di base per soddisfare i bisogni della crescita della popolazione.