Oggi il governo palestinese palesato il proprio apprezzamento per la decisione presa dal consiglio dellUnione Europea.
Il ministro dellinformazione e portavoce del governo palestinese, dott. Mustafa Al-Barghouthi ha dichiarato che il governo è stato informato del comunicato dellUnione Europea, in particolare su: la richiesta di liberazione dei deputati e dei ministri palestinesi sequestrati e sulla disponibilità a lavorare con il governo palestinese e a proseguire gli aiuti diretti; la richiesta a Israele di fermare l’attività coloniale e la costruzione del muro; lo sblocco immediato dei soldi palestinesi e il loro trasfermento al governo palestinese; l’apertura continua dei valichi; la conferma che lobiettivo finale delloperazione politica deve essere la fine delloccupazione del 1967 e la costruzione dello stato palestinese democratico indipendente.
In un comunicato, Al-Barghouthi ha aggiunto che "il governo palestinese invita lUnione Europea ad accelerare la propria collaborazione completa, diretta e senza distinzione con il governo di unità nazionale, accelerando la fine dellassedio ingiusto imposto contro il popolo palestinese che soffre per un’occupazione che dura quarantaanni, e ripristinando gli aiuti diretti al governo democratico che rappresenta il 96% degli elettori".
E ha sottolineato che il governo palestinese "ritiene che gli aiuti internazionali di emergenza, che non vengono consegnati direttamente al governo, possano indebolire gli sforzi di quest’ultimo verso la riforma basata sulla legalità e sulla trasparenza, e scambiare lo sviluppo economico con progetti che approfondiscono la dipendenza dagli aiuti esteri e aumentano la debolezza delleconomia palestinese".
Al-Barghouthi ha aggiunto che "l’escalation di aggressioni israeliane contro il popolo palestinese – salite a 128, durante le quali sono morti 23 palestinesi, in maggioranza civili – durante il primo mese di governo, e le minacce di invadere totalmente la Striscia di Gaza, confermano che la palla ora è nel campo del governo di Olmert".
E ha concluso dicendo che il governo palestinese unisce la propria voce a quella dellUnione Europea nel condannare il sequestro del giornalista britannico Alain Johnston, e conferma di fare il possibile per liberarlo immediatamente e senza condizioni.