Palestine Chronicle. L’emiro del Kuwait, shaykh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, è morto all’età di 91 anni. Noto per il suo incessante sforzo diplomatico per colmare il divario tra i paesi arabi in conflitto, e per la sua forte solidarietà con la Palestina, la morte di Al-Sabah è stata pianta da molti arabi e palestinesi in tutto il mondo.
I gruppi politici palestinesi hanno rilasciato dichiarazioni in lutto per Al-Sabah, con il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas che lo descrive come “il leader saggio e il fratello maggiore del popolo palestinese e della causa palestinese”.
“La Palestina ha perso con la sua partenza un leader arabo e un leader dell’umanità che ha trascorso la sua vita al servizio del suo popolo, della sua nazione e di tutta l’umanità, e ha sempre difeso la nostra causa nazionale, con il nostro popolo palestinese e le giuste cause della sua nazione”, ha detto Abbas in una dichiarazione pubblicata nell’agenzia di stampa palestinese ufficiale WAFA.
Le parole di Abbas sono state riprese da molti palestinesi, soprattutto sui social media, che hanno particolarmente elogiato il Kuwait per la sua forte posizione anti-normalizzazione.
Mentre i vicini paesi del Golfo Arabo, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, hanno recentemente firmato accordi diplomatici con Israele, il Kuwait è rimasto fermo nel rifiutarsi di normalizzarsi con Tel Aviv, fino a quando il popolo palestinese non avrà ottenuto i propri diritti e la propria libertà.
La posizione kuwaitiana è stata ribadita venerdì 25 settembre, durante un discorso del primo ministro Sabah Khaled Al-Hamad Al-Sabah alla 75esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite tramite collegamento video.
“La causa palestinese occupa ancora una posizione storica centrale e fondamentale nel mondo arabo e islamico”, ha detto Al-Sabah.
Nel suo discorso, Al-Sabah ha anche chiesto la fine dell’occupazione israeliana e l’istituzione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme est come capitale.
Lo scorso febbraio, i funzionari palestinesi a Gaza intitolarono una strada all’emiro del Kuwait, in segno di gratitudine per il suo continuo sostegno alla Palestina.
Traduzione per InfoPal di L.P.