Il Libano potrebbe approvare una decisione ‘razzista’ sui campi profughi

Beirut – Pal-Info, InfoPal. In Libano si sta valutando l'approvazione di alcune decisioni “razziste” ai danni dei palestinesi che abitano nei campi profughi. La notizia proviene da fonti palestinesi e libanesi.

Una proposta sarà inserita nell'agenda di governo mercoledì prossimo contro gli interessi dei profughi palestinesi. Questo dettaglio proviene da fonti libanesi così come riferite al network d'informazione dei rifugiati palestinesi in Libano, “Laji Net”.

Il consiglio dei ministri prenderà in esame quanto segue:

– proibire le ricostruzioni edilizie nei campi profughi senza licenza;

– pretendere che l'Unrwa si rifornisca di materiale da costruzione previo un permesso specifico;

– chiudere tutti gli ingressi dei campi – gli stessi un tempo ad uso esclusivo dei pedoni – e restringere l'ingresso dei veicoli. Gran parte dei campi sono dotati di un solo ingresso;

– chiarire che la decisione è nell'interesse dei palestinesi.

Si legge su “Laji Net” una dichiarazione in base alla quale fonti ufficiali palestinesi hanno condannato la decisione confermando la veridicità della notizia.
''Le carneficine non possono essere nell'interesse dei palestinesi”, ha commentato una fonte, ridicolizzando la questione.

Gli ufficiali hanno comunque aggiunto di stare soppesando – da tre anni – l'intera questione di concerto con alcuni ministri adottando una legge che risolva il problema. Essi hanno consigliato di posticipare la questione alla prossima seduta per permettere la promozione di un dialogo politico tra il governo guidato dal premier Najib Mikati e i rifugiati, in modo tale da discuterne in un'unica soluzione.
Infatti, dichiarano alcuni dirigenti: “Ci opponiamo ad affrontare le questioni palestinesi in varie tranche”.

La decisione prevista è stata accolta da un'ondata di malcontento nei campi. E sono vivi i timori che la questione possa produrre ulteriori movimenti popolari.
Rafat Mara, responsabile dell'informazione libanese di Hamas in Libano, ha così commentato la notizia: “E' un'idea contraria agli interessi che accomunano palestinesi e libanesi, mina la già precaria vita in un campo profughi e condurrà a nuove tensioni a sfondo sociale”. Per questo Mara ha invitato le parti politiche libanesi a promuovere un dialogo più ampio con i responsabili palestinesi”.

Stando alle stesse fonti “sarebbe la decisione peggiore adottata finora dal nuovo governo libanese e la peggiore nella storia del paese sin da quella che metteva al bando (per i palestinesi, ndr) il diritto all'impiego e alla proprietà.

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