
InfoPal. Di Angela Lano. Il libro di Iannuzzi decostruisce, sulla scia del molto materiale ormai pubblicato soprattutto da media indipendenti, sia arabi sia occidentali, israeliani compresi, la narrazione ufficiale mainstream dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro gli insediamenti coloniali israeliani adiacenti la Striscia di Gaza, ripercorrendo gli avvenimenti drammatici e cruenti di quel giorno.
Come sottolinea l’autore, un analista specializzato in affari internazionali, in Occidente i media egemonici hanno accreditato la versione ufficiale israeliana, dando spazio alle storie delle vittime israeliane, mentre alla tragedia in corso a Gaza non è quasi concessa né voce né visibilità. Le vittime palestinesi sono senza volto, anonime, e spesso viene data la responsabilità a Hamas, movimento di resistenza islamica, della loro condizione, e non al colonizzatore israeliano. «A Hamas è stata attribuita essenzialmente sia la colpa dell’attacco del 7 ottobre che quella delle conseguenze prodotte dalla devastante invasione israeliana di Gaza nei mesi successivi. Sebbene presentasse diversi punti oscuri, la narrazione ufficiale del governo Netanyahu è stata accolta e rilanciata senza tentennamenti da gran parte dei media occidentali. Chi ne metteva in discussione taluni aspetti è stato tacciato di cospirazionismo, se non di negazionismo, e accusato di parteggiare per i “terroristi” di Hamas».
Iannuzzi pone in evidenza tutti quei dubbi e interrogativi che molti esperti e addetti ai lavori, ma anche comuni lettori, si sono posti dall’inizio – davvero Israele e i suoi apparati di intelligence non conoscevano i piani della resistenza palestinese? –, analizzando notizie, dati e testimonianze, in un’interessante panoramica di informazioni a cui certamente il cittadino avvezzo a tv e media ufficiali non ha accesso.
L’autore sottolinea anche come i fatti del 7 ottobre abbiano un lungo retroterra storico che risale all’origine della colonizzazione della Palestina e del conflitto israelo-palestinese.
“Il 7 ottobre tra verità e propaganda” ripercorre la cronaca dell’attacco di Hamas e delle fazioni della resistenza palestinese, riferisce della diffusione del documento di 40 pagine “Mura di Gerico” attraverso il quale veniva spiegato nel dettaglio il piano di attacco del 7 ottobre, di cui i responsabili militari e dell’intelligence avevano avuto notizia un anno prima, degli avvertimenti egiziani su «qualcosa di grosso» in preparazione a Gaza, dell’indifferenza da parte israeliana a tali segnalazioni, della dinamica dell’incursione palestinese, della Direttiva Hannibal, ovvero, il “fuoco amico” israeliano che ha fatto un elevato numero di vittime tra gli israeliani stessi, e della successiva, devastante, risposta del governo di Tel Aviv contro la popolazione gazawi.
Interessante è anche la parte dedicata al racconto di come i volontari dell’organizzazione ultraortodossa israeliana Zaka abbiano manipolato i fatti e veicolato vere e proprie fake-news poi sbugiardate dagli stessi media israeliani, ma mai corrette dal mainstream italiano e occidentale in generale, sui bambini decapitati, sulla donna incinta sventrata, ecc., che sono andate a creare una comunicazione avvelenata e fuorviante.
Iannuzzi sottolinea come il creatore dell’organizzazione sia un personaggio controverso, accusato, oltretutto, di «decine di violenze e abusi sessuali» e di corruzione finanziaria e intimidazione. Proprio un personaggio affidabile, quindi.
Un’altra parte molto importante è quella sul genocidio a Gaza e sulla denuncia presentata dal Sudafrica alla Corte internazionale di Giustizia, il 29 dicembre 2023, e di come ciò rappresenti un’azione del Sud del mondo «contro la pretesa superiorità morale dell’intero Occidente che appoggia Israele. Tale denuncia mette in discussione l’ordine mondiale imposto dal più potente alleato del paese sotto accusa all’Aia, gli Stati Uniti, e l’egemonia del Nord con la sua eredità coloniale».
Nel suo complesso, il testo ha molti capitoli interessanti ed esplicativi, che offrono una preziosa de-costruzione di fatti che il mainstream ha stravolto e manipolato. Peccato, invece, per la discutibile parte sulla storia di Hamas e del suo presunto «appoggio da parte dell’intelligence israeliana» – che la narrazione egemonica occidentale, sottoposta alla propaganda di Tel Aviv, ripete da decenni senza alcun fondamento -, per la rappresentazione di tale movimento come separato dal resto della resistenza palestinese e per l’indiretta delegittimazione della lotta contro il colonialismo sionista.
“Il 7 ottobre tra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana”. Di Roberto Iannuzzi, Fazi Editore, Roma, 2024, pag. 156. 12 euro.