Il martire Nassar: icona dei bambini di Gaza uccisi da Israele

PIC. Il bambino Hamzah Nassar è stato ucciso durante il Ramadan nel corso di un raid israeliano a Gaza. La sua foto mentre giaceva nel suo sudario con un sorriso sul viso, con i suoi lineamenti così innocenti, è ormai impressa nei cuori di molte persone in tutto il mondo.

La foto di Nassar è diventata l’icona di una sanguinosa guerra condotta dalle forze di occupazione israeliane nella Striscia di Gaza. L’aggressione è ancora in corso e le vittime aumentano ogni giorno, più della metà di loro sono donne e bambini, mentre i feriti sono migliaia.

Nassar, 12 anni, è rimasto un martire sconosciuto per diverse ore nell’ospedale Al-Shifa di Gaza prima che suo padre lo riconoscesse. Suo padre è andato in ospedale a cercarlo dopo aver atteso a lungo il suo ritorno a casa, secondo quanto riportato da Al-Jazeera TV.

Stava digiunando e ha lasciato la sua casa nel quartiere di Shejaiya, a est di Gaza, tre ore prima di interrompere il digiuno. Il giorno precedente all’ultimo giorno di Ramadan, Hamza è andato a comprare della verdura per la sua famiglia al mercato del quartiere, che dista circa 1km da casa. Un aereo da guerra israeliano ha lanciato un raid vicino al cimitero di Abu Al-Kass e ha sganciato pesanti bombe che hanno ucciso Hamzah sul colpo.

Il finale meraviglioso.

Abu Yasser Nassar, lo zio del padre del martire, ha dichiarato ad Al-Jazeera Net: “Nassar ha vissuto una vita miserabile, ma Allah gli ha destinato questo finale meraviglioso: morire durante il digiuno e mentre sorride. La sua immagine è diventata un simbolo dei bambini palestinesi che non sono al sicuro e sono esposti alla morte in ogni momento della loro vita”.

È il quinto dei suoi fratelli. Sua madre è cieca e la notizia del martirio di suo figlio è stata devastante, aggiunge Abu Yasser. Ha parlato delle buone maniere del martire e ha detto: “Si distingueva tra i suoi quattro fratelli e tre fratellastri. Era amato da tutti, era intelligente nei rapporti con le persone ed eccelleva nei suoi studi”.

Il bambino adulto.

Nassar era un uomo dell’età di un bambino e, a causa delle circostanze della sua famiglia e delle difficili condizioni economiche del padre, era autonomo e badava a se stesso in molte cose. Anche la sua famiglia dipendeva da lui per svolgere le attività quotidiane, anche se non era il più grande tra i maschi.

Era il figlio di una famiglia di Gaza nota perché molti dei suoi membri sono stati resi martiri, ad esempio suo zio Muhammad Nassar, che fu ucciso in un attacco aereo israeliano che colpì la sua casa nel 2001. Quell’attacco aereo aveva come obiettivo suo zio Yassin Nassar, membro della resistenza palestinese che sopravvisse ma venne ucciso mesi dopo quel raid, durante la sua risposta a un’invasione israeliana del quartiere di Al-Zeitoun, nella parte orientale di Gaza nel 2002.

Durante l’aggressione israeliana del 2014, suo zio, Muhammad Al-Khouli, fu ucciso in un attacco aereo.

Molte sono state le persone che sui social media hanno condiviso l’immagine di Hamza, in segno di condanna  contro il crimine commesso nei suoi confronti, come di altri suoi coetanei.

L’immagine di Nassar sarà ricordata da tutti coloro che l’hanno vista. Ha lasciato questo mondo sorridente, proprio come se vedesse ciò che noi non vediamo, e ha trovato qualcosa che lo delizia nella vita dell’aldilà. Suo zio afferma: “Non è vissuto a lungo ma rimarrà vivo nelle nostre anime per sempre”.

Traduzione per InfoPal di Rachele Manna