Il ministero della Salute di Gaza: le attrezzature medico-ospedaliere donate non restino inoperative

Gaza – Insanonline. “Ringraziamo tutti coloro che seguono in modo attivo la grave realtà sanitaria della Striscia di Gaza con particolare solidarietà verso i cittadini e chi ha bisogno di assistenza medico-sanitaria. Auspichiamo un coordinamento con i donatori e una maggiore conformità ai reali bisogni del territorio assediato”.

Con queste parole, il sottosegretario del ministero della Salute del governo di Gaza, Hassan Khalaf, si è rivolto a Insanonline e spiega le recenti misure al centro della strategia del suo ministero.

Si è appellato alle realtà umanitarie e per il soccorso, chiedendo di dare il proprio contributo alla sanità di Gaza e di lavorare di concerto con il suo ministero per tracciare le priorità effettive del settore nella Striscia di Gaza.

La soluzione. In un workshop alla presenza di esperti tecnici e ingegneri del ministero della Salute, è emerso l’attuale stato di funzionalità di dispositivi e attrezzature pervenuti nel territorio palestinese assediato dopo la guerra israeliana (2008-2009).

Le attrezzature medico-ospedaliere sono inoperative, siamo impossibilitati a farne una manutenzione e restano conservate nei magazzini.

Da un sopralluogo fatto su tutti i centri sanitari della Striscia di Gaza, gli ufficiali del ministero della Salute hanno compilato un inventario.

Ovunque esiste il medesimo disagio: mancanza di apparecchiature e inoperatività delle altre, preoccupanti i livelli di erogazione dei servizi sanitari di base.

Khalaf ha rilevato che le missioni dei vari convogli umanitari restano di vitale importanza, ma chiede un maggior coordinamento ai fautori delle donazioni dall’esterno.

“Abbiamo urgente bisogno di pezzi di ricambio, attrezzatura per la manutenzione”.
 
Le necessità medico-ospedaliere della Striscia di Gaza. “La situazione su esposta ha avuto gravissime ripercussioni sullo stato di salute dei cittadini e gran parte dei macchinari operativi non sono a norma. Non siamo nelle condizioni di garantire servizi ospedalieri standard e abbiamo serie difficoltà nei casi di emergenza. Tutto il sistema sanitario del territorio è messo in discussione dai frequenti tagli all’elettricità come dalla mancanza di carburante per il funzionamento della centrale elettrica”.
 
Proprio a garanzia di un coordinamento, il responsabile del ministero della Salute ha messo a disposizione ulteriori strumenti di contatto e il sito web governativo.

Il suo ministero continuerà in una rigorosa informativa sui reali bisogni della Striscia di Gaza: medicinali, materiali e attrezzature per gli ospedali, pezzi per la manutenzione.

“Si punterà sulla comunicazione e sul coordinamento”. 

Mancanza di coordinamento. E’ sorprendente quanto ha affermato Mahmoud Dhaer, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di Gaza.

“Gran parte degli aiuti sanitari forniti da governi e organizzazioni arabe e internazionali sono scaduti o non sono tra quelli di cui necessita la Striscia di Gaza. Inoltre, esiste un’assenza di controllo sull’identificazione sui medicinali donati”.
 
Sono oltre cento le tipologie di farmaci e altrettanto numerose sono le attrezzature di cui la Striscia di Gaza ha urgente bisogno.

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