Il ministero delle Dotazioni religiose documenta le violazioni israeliane nelle moschee di al-Aqsa e Ibrahimi a febbraio

Ramallah – PIC. Il ministero palestinese delle Dotazioni e degli affari religiosi ha documentato, nel suo rapporto mensile, le violazioni delle forze di occupazione israeliane e dei coloni contro le moschee di al-Aqsa e al-Ibrahimi e altri luoghi sacri durante il mese di febbraio, mostrando che la moschea di al-Aqsa è stata presa d’assalto 20 volte, e la chiamata alla preghiera è stata impedita nella moschea Ibrahimi per 44 volte.

Il ministero ha spiegato, in un comunicato di domenica, che le forze di occupazione israeliane e i coloni hanno intensificato gli attacchi contro i luoghi santi islamici con il pretesto del turismo.

Il Ministero ha riferito che le forze di occupazione israeliane hanno continuato ad attaccare la Moschea Ibrahimi, hanno espulso alcuni dei suoi funzionari senza motivo e hanno vietato loro l’ingresso, sottolineando che queste misure fanno parte dei tentativi israeliani di svuotare la moschea di fedeli e lavoratori, dopo che il suo direttore è stato espulso una settimana fa.

Il ministero delle Dotazioni ha confermato in una precedente dichiarazione di essere l’unica autorità sovrana sul luogo sacro e che qualsiasi tentativo di cambiare questa realtà è una violazione e un attacco alla sua sovranità, perché il santuario è una proprietà del ministero esclusivamente musulmana e nessuno, per quanto potente sia, ha il diritto di manometterlo o di cambiarne le caratteristiche.

Ha sottolineato che l’occupazione israeliana, praticando le sue violazioni quotidiane e gli attacchi alla moschea Ibrahimi, sta ignorando tutte le leggi e le convenzioni internazionali che hanno inserito il santuario sacro nella lista del patrimonio culturale nel 2017.

Il ministero delle Dotazioni ha invitato le istituzioni internazionali competenti a “compiere sforzi per fermare e porre fine a queste violazioni, al fine di preservare il suo patrimonio religioso e il suo valore storico, e per porre fine alle violazioni di questa ingiusta occupazione”.

Traduzione per InfoPal di F.L.