Il ministero dell’Interno di Gaza approva dei provvedimenti per agevolare il movimento dei visitatori stranieri

Gaza – InfoPal. Pubblichiamo qui di seguito due “versioni” della stessa notizia: i visti di ingresso per Gaza.

Safa. Il ministero dell'Interno e la sicurezza nazionale di Gaza ha ribadito l'interesse a facilitare e garantire il transito e la residenza dei visitatori stranieri sul territorio della striscia di Gaza.

In un comunicato diffuso ieri, lunedì 10 ottobre, il ministero ha ribadito il ruolo importantissimo svolto dagli attivisti stranieri che visitano la Striscia o che vi soggiornano, nel sostenere la causa del popolo palestinese, e a tutti i livelli – sociale economico e mediatico -, raccontando al mondo la sofferenza dei palestinesi assediati a Gaza da cinque anni.

Il ministero ha invitato tutti gli stranieri che desiderano entrare a Gaza a seguire alcune procedure che iniziano con la presentazione della richiesta di coordinamento con il ministero dell'Interno (Amministrazione generale dei permessi di soggiorno e Affari degli stranieri) per il visto di ingresso, una settimana prima. Una volta approvato, il visto ha validità di un mese.

Ai visitatori che intendono soggiornare per più di una settimana, ha anche chiesto di rivolgersi all'Amministrazione generale dei permessi di soggiorno e degli Affari degli stranieri, per regolarizzare il loro soggiorno nella Striscia.

Per quanto riguarda i giornalisti, ha riferito che un comunicato speciale  verrà rilasciato dall'ufficio governativo per l'informazione e riguarderà i procedimenti da adottare. 

Il ministero ha affermato che i provvedimenti entreranno in vigore a partire dall'11 di ottobre.

Reuters – Ma'an. Il ministero dell'Interno di Gaza ha dichiarato ieri, lunedì 10 ottobre, che gli stranieri che desiderano entrare nell'enclave costiera devono richiedere il visto d'ingresso, consentendo in questo modo all'amministrazione di Hamas di monitorare gli operatori umanitari e gli attivisti più da vicino.

Le nuove regole entrano in vigore da oggi, martedì 11 ottobre. Le regole per ottenere i visti giornalistici sono ancora in fase di elaborazione.

Il ministero afferma che l'obbligo del visto ha lo scopo di assicurare la protezione degli stranieri nell'enclave costiera dove, in passato, dei militanti avevano rapito alcuni stranieri.

Il ministero afferma che gli stranieri dovrebbero “chiedere il visto una settimana prima del loro arrivo” e che coloro che soggiornano per più di una settimana dovranno registrarsi presso il ministero dell'Interno.

Le regole consentiranno a Hamas – che viene evitata dai governi occidentali per il suo rifiuto di riconoscere Israele e rinunciare alla violenza – di seguire più da vicino gli stranieri, sia per la loro sicurezza sia per rendere la vita più facile ai propri servizi di sicurezza.

Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza dalle forze fedeli ad al Fatah del presidente Mahmoud Abbas in una breve guerra civile nel 2007.

Diversi stranieri sono stati rapiti da rivali islamisti più radicali di Hamas nel territorio sotto il suo controllo, e uno di loro, un attivista italiano filo-palestinese, è stato ucciso in aprile.

Gli stranieri fino ad ora non dovevano richiedere il visto d'ingresso in anticipo: dopo aver attraversato l'Egitto o Israele, per entrare a Gaza dovevano compilare un modulo presso un ufficio di sicurezza vicino alla frontiera e non avevano l'obbligo di registrarsi presso il ministero dell'Interno se rimanevano per più di una settimana.

 

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