Il ministro degli Esteri irlandese Martin: Israele mi ha sbarrato la strada.

Gaza – Infopal. Il ministro degli Esteri irlandese Micheal Martin è arrivato ieri nella Striscia di Gaza per una breve visita, il cui programma include un giro degli ospedali, delle scuole e delle aree devastate dalla guerra.

Il ministero dei valichi di Gaza ha riferito che Martin, giunto a capo di una delegazione di 10 membri, è stato ricevuto da alcuni funzionari dell'ufficio dell'ONU nella città palestinese.

In una sua breve dichiarazione, il ministro ha osservato che si tratta della sua prima visita a Gaza attraverso il valico di Rafah, ed ha espresso il desiderio di effettuare un tour della città per essere testimone delle reali condizioni di vita della Striscia.

Martin ha anche accusato Israele di avergli impedito di visitare Gaza tramite il passaggio di Beiy Hanun (Erez), aggiungendo di non aver ricevuto una spiegazione logica per una simile restrizione.

Colonizzazione in Palestina. Il ministro ha chiesto allo stato israeliano di fermare le operazioni di colonizzazione nella Gerusalemme occupata e in Cisgiordania e la politica di espulsione ed evacuazione forzate dei cittadini palestinesi. Ha inoltre condannato l'assedio, chiedendo di fare pressioni in direzione di un accordo politico basato sulla soluzione dei due stati.

Sostegno all'Unrwa. Martin ha inoltre promesso che il suo governo ha deciso di sostenere le attività dell'Unrwa, agenzia Onu per i rifugiati, con 12 milioni di dollari per aiutarla a fornire ai profughi palestinesi i servizi di cui hanno bisogno.

Fine dell'assedio. Durante una conferenza stampa svoltasi ieri sera a Gaza, il ministro irlandese ha affermato di essere molto contento del suo viaggio nella Striscia e di aver potuto constatare di persona le sofferenze provocate dall'assedio e dalla distruzione israeliana durante “Piombo Fuso”. E ha ribadito la volontà del suo Paese di premere su Israele affinché ponga fine all'assedio.

Caso Mabhouh. Per quanto riguarda il caso Mabhouh, il leader di Hamas assassinato a Dubai a gennaio, Martin ha negato qualsiasi partecipazione di cittadini dell'Irlanda nell'azione criminale, e ha spiegato che i passaporti irlandesi sono probabilmente falsi.

Egli ha osservato che le indagini sono ancora in corso e che non vuole pregiudicarne l'esito, ma, allo stesso tempo, ha condannato l'uso dei passaporti falsi, operazione che mette a rischio la vita dei cittadini.

 

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