Il ministro estremista israeliano chiede di assassinare i leader delle fazioni palestinesi

(Foto: il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir [Saeed Qaq – Agenzia Anadolu]).

MEMO. Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, del partito di estrema destra Otzma Yehudit, ha chiesto, lunedì, il ritorno alla politica degli omicidi e l'”eliminazione” dei leader delle fazioni palestinesi che, secondo lui, “incitano contro Israele”.

Tali dichiarazioni sono state rilasciate durante una visita ad un avamposto illegale costruito su terra palestinese nel villaggio di Beita, vicino alla città di Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata.

“È giunto il momento di fermare la politica di contenimento”, ha detto Ben Gvir ai membri del suo partito e ai coloni che sono tornati all’avamposto.

“Il nemico dall’altra parte capisce il contrario del messaggio. I terroristi devono essere schiacciati, ed è arrivato il momento di farlo”, ha aggiunto Ben Gvir.

Riguardo all’ondata di attacchi dei coloni contro le case, le auto e le proprietà palestinesi nella città di Huwwara, ha detto di comprendere il dolore, ma ha invitato a non farsi giustizia da soli.

“Chi deve affrontare il terrorismo e scoraggiarlo è il governo israeliano, non i cittadini”, ha affermato.

Ha dichiarato di aver chiamato il primo ministro Benjamin Netanyahu all’inizio della giornata, chiedendogli di legalizzare l’avamposto e di non evacuare i coloni.