Il Movimento dei prigionieri lancia sciopero della fame di massa dal prossimo venerdì

PIC. Il Movimento dei prigionieri palestinesi ha annunciato la decisione di “difendere i propri diritti e la propria dignità” lanciando uno sciopero della fame di massa, a tempo indeterminato, a partire da venerdì, con lo slogan “La battaglia per difendere il diritto”.

Tale passo avverrà nell’ambito del crescente attacco a cui i prigionieri palestinesi sono esposti da parte dei carcerieri israeliani, specialmente dopo l’operazione di fuga da Gilboa e il nuovo arresto di quattro dei sei fuggitivi.

Il primo gruppo in sciopero della fame comprenderà 1.380 prigionieri di diverse carceri e inizierà venerdì: 400 si trovano nel penitenziario di Ramon, 300 a Ofer, 200 a Nafha, 200 a Megiddo, 100 a Gilboa, 80 a Eshel, 50 a Shita e 50 a Hadarim.

Altri prigionieri si uniranno allo sciopero della fame in seguito, specialmente martedì 21 settembre.

Il Movimento dei prigionieri ha affermato di aver preparato un piano per una graduale escalation nei prossimi giorni e ha deciso di sciogliere tutti i comitati di regolamentazione delle fazioni che rappresentano i prigionieri nelle carceri israeliane.

Il Movimento ha delineato gli obiettivi che cercherà di raggiungere attraverso questa battaglia:

  1. porre fine alla politica di repressione, abusi e trasferimenti arbitrari, nonché alle pene imposte a centinaia di prigionieri; trasferire quelli in isolamento nelle sezioni regolari e ripristinare le precedenti condizioni di detenzione come erano prima del 5 settembre;
  2. porre fine alla politica di carcere amministrativo arbitrario e all’estensione dei periodi di detenzione; consentire alle famiglie di incontrare i detenuti attraverso le barriere a rete; installare telefoni pubblici nelle carceri; garantire ai detenuti i loro bisogni attraverso i commissari, com’era in uso prima dell’emanazione della legge Shalit, che consentiva l’ingresso di scorte di cibo, tra cui verdure, frutta e carne, e permetteva ai prigionieri di ricevere vestiti dalle loro famiglie in visita.

Ci sono circa 4.850 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, tra cui 43 donne e 225 bambini.