Il Movimento dei prigionieri sospende lo sciopero dopo un accordo che soddisfa le sue richieste

Quds Press e PIC. Giovedì, il Comitato supremo di Emergenza del Movimento nazionale dei Prigionieri nelle carceri israeliane ha annunciato la sua decisione di fermare lo sciopero della fame che avrebbe dovuto iniziare in serata.

Il comitato ha confermato che “la decisione di fermare lo sciopero arriva dopo che l’amministrazione carceraria ha ritrattato la sua decisione di trasferire periodicamente e arbitrariamente i detenuti”.

Ha aggiunto che “il nemico sionista e i suoi strumenti rappresentati nell’amministrazione carceraria si sono resi conto che i detenuti sono pronti a difendere i propri diritti a tutti i costi”, sottolineando che una tale decisione israeliana riflette l’unità e l’armonia del movimento prigioniero nelle carceri israeliane.

Il Comitato ha ringraziato il popolo palestinese che ha sostenuto i prigionieri palestinesi durante le loro iniziative di protesta contro la repressione israeliana, salutando “l’infinita pazienza e coraggio dei prigionieri mentre affrontano l’occupazione israeliana”.

All’inizio di questa settimana, migliaia di prigionieri palestinesi hanno preso parte a una serie di proteste organizzate per evidenziare i loro maltrattamenti, inclusa la restituzione dei pasti e il rifiuto di sottoporsi ai controlli di sicurezza, oltre a uno sciopero della fame che avrebbe dovuto iniziare giovedì.

Il numero totale di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, fino alla fine di luglio, ammontava a circa 4550, di cui 27 donne, 175 bambini e circa 670 detenuti amministrativi.