Il muro israeliano dell’apartheid rovina la vita ai Palestinesi

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PIC. Il 29 marzo del 2002 le forze di occupazione israeliane condussero un’operazione militare su larga scala in Cisgiordania, denominata “Operazione Scudo Difensivo”. Durante questa operazione, le forze israeliane effettuarono incursioni in molte città e villaggi palestinesi commettendo orrendi crimini contro i Palestinesi.

Questo intervento militare svelò il piano del governo israeliano di appropriarsi di vaste zone della Palestina espellendo i Palestinesi dalle loro stesse case. Un passo ulteriore di questo piano fu la costruzione del muro dell’apartheid, o, come viene chiamato da Israele, il muro di separazione.

Il governo israeliano ha iniziato la costruzione del muro dell’apartheid il 23 giugno del 2002, per una lunghezza prevista di 770 km. Per ora sono stati eretti 406 km, ossia il 52,7 % del muro è stato completato.

Il muro in cifre

In alcune zone il muro è largo dai 60 ai 150 metri. Questa larghezza comprende una zona cuscinetto e strade da entrambi i lati del muro,utilizzate dall’esercito israeliano per controllare il muro stesso. E’ alto 8 metri e comprende:

1) filo spinato

2) una profonda trincea larga 4 metri per impedire il passaggio di veicoli e pedoni

3) strade per il pattugliamento

4) strade sabbiose per rilevare eventuale orme e tracce

5) recinzione elettrica con un muro di cemento alto 8 metri

6) torri di controllo con telecamere e sensori.

Il muro separa una zona di 733 km2 di territori palestinesi che vanno a finire dietro al muro dalla Cisgiordania. In altre parole, questi 733 km2 sarebbero sotto il completo controllo israeliano, oltre alle terre occupate nel 1948.

Il muro andrebbe ad occupare anche 220 km2 della Valle del Giordano, nella zona orientale della Palestina. Questa valle è una delle principali fonti di cibo e sussistenza per i Palestinesi, ed è anche conosciuta come il loro “paniere alimentare”.

Il muro attraversa otto amministrazioni palestinesi. A Gerusalemme la costruzione del muro ha subito un’accelerazione nel 2006-2007. Esso separa un discreto numero di quartieri palestinesi densamente popolati, come Shufat e Kafr ‘Aqab.

Conseguenze del Muro

Nonostante i tanto declamati motivi di sicurezza di Israele che stanno dietro la costruzione del muro, esso in pratica influisce negativamente sul popolo palestinese causando:

1°: effetti sulla vita quotidiana dei Palestinesi

Dato che il muro attraversa la Cisgiordania, provoca un impatto negativo sulla vita di circa 210.000 Palestinesi che abitano in 67 città e villaggi palestinesi.

A causa del muro, 13 quartieri palestinesi verrebbero isolati tra la linea verde ed il muro. Inoltre, un secondo muro creerebbe una cintura di sicurezza, costringendo 19 quartieri palestinesi in zone isolate tra loro.

Il muro ostacolerebbe anche il movimento dei Palestinesi impedendo loro di raggiungere le aziende agricole e le zone per la vendita dei loro prodotti e delle loro merci.

2°: effetti economici ed ambientali

Il 37% dei villaggi palestinesi, isolati dal muro, perderebbe le proprie risorse economiche. Perdipiù verrebbero distrutti 12 km di sistemi per l’irrigazione.

La confisca e la distruzione delle aziende agricole palestinesi produrrebbero 6.500 perdite di posti di lavoro per i Palestinesi, oltre al danneggiamento dell’industria dell’olio di oliva e delle coltivazioni di frutta e ortaggi.

Il muro dell’apartheid colpirebbe le risorse di acqua dato che la Cisgiordania perderebbe 200 milioni di metri cubi di acqua della Valle del Giordano.

3°: effetti sui movimenti

Le statistiche dimostrano che il muro violerebbe il diritto di movimento di due milioni di Palestinesi. Questi dovrebbero chiedere i permessi ad Israele per poter raggiungere le loro abitazioni o le loro aziende agricole in diverse zone della Palestina. Tali restrizioni obbligherebbero almeno il 2,8 % dei Palestinesi a lasciare le loro case per trovare altre zone nelle quali poter abitare e vivere.

4°: effetti sull’educazione e nel settore sanitario

Molti studenti ed insegnanti palestinesi hanno risentito della costruzione del muro poichè esso non ha più permesso loro di andare a scuola, obbligando il 3,4 % dei Palestinesi ad abbandonarla.

Per quanto riguarda il settore sanitario, sta diventando sempre più difficile per i Palestinesi raggiungere gli ospedali ed i centri medici ad est del muro, mentre i villaggi che si trovano ad ovest del muro non hanno nessun servizio sanitario.

5°: effetti sulle risorse idriche palestinesi

L’occupazione israeliana ha scelto strategicamente la strada del muro per garantire ad Israele la maggior quantità di acqua possibile, privando quindi i Palestinesi di un diritto fondamentale. Una volta terminato, il muro permetterà ad Israele di confiscare e controllare 165 pozzi di acqua e 53 sorgenti che equivalgono a 55 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Inoltre, la costruzione del muro adesso significa un ulteriore controllo su altri 679 milioni di metri cubi annui.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi