Il numero dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane è il più alto degli ultimi 5 anni

Ramallah-Quds PressUn rapporto sui diritti umani ha affermato che il numero dei prigionieri palestinesi nelle carceri dell’occupazione israeliana è più alto rispetto ai cinque anni precedenti, superando la soglia dei 7000 detenuti.

Il Cento Studi “Prigionieri palestinesi”, in un comunicato inviato a Quds Press in data 11 settembre, ha dichiarato che l’occupazione è arrivata, con le campagne di arresti tra le fila dei cittadini palestinesi, iniziata con la scomparsa dei tre soldati nel sud della Cisgiordania a metà dello scorso giugno, ad aumentare questo numero in modo massiccio e in tempi brevi, fino a raggiungere i 7000 e più detenuti palestinesi, con un incremento del 35% rispetto al 2013.

Il Centro ha chiarito che il numero di prigionieri è stato stimato il più alto dal 2009, quando era pari a 8200, per poi diminuire, nel corso dei successivi quattro anni,  a 6700, 6000, 4550, 5200, per riprendere a salire nel 2014, quando ha raggiunto le 7000 unità nei primi mesi di quest’anno.

Subito dopo, il rapporto ha illustrato come molte prigioni israeliane, in primo luogo quella di Ofer, presentino situazioni di sovraffollamento, chiara conseguenza del gran numero di prigionieri trasferiti in tale carcere dopo la campagna di arresti di massa, che ha portato ad un inasprimento delle condizioni dei detenuti, a causa soprattutto della scarsità di generi di prima necessità, come cibo e vestiti, coperte e materassi.

Il rapporto ha aggiunto che l’occupazione israeliana non è interessata a migliorare la situazione dei prigionieri, rifiutando tutte le richieste avanzate dai detenuti stessi per introdurre alcuni beni necessari alla loro sopravvivenza e per fornire i beni primari che mancano ai nuovi arrestati.

La situazione si inquadra nel contesto della costante politica di molestie e di tormenti inflitti ai prigionieri.

Il Centro ha chiesto alle organizzazioni internazionali che si occupano di salvaguardia dei diritti umani di istituire una commissione di inchiesta e di inviarla a visitare i prigionieri e i centri di detenzione israeliani per constatare le condizioni in cui sono costretti i prigionieri e punire l’occupazione per i crimini commessi nei confronti degli stessi.

Traduzione di Federica Pistono