Il partito democratico tunisino chiede un monitoraggio contro la 'normalizzazione' con Israele

Tunisi – Pal-Info. L'Unione democratica tunisina chiede la formazione di un organo supervisore contro la normalizzazione, per impedire ogni forma e tentativo di regolare i rapporti con l'entità sionista.

L'appello giunge in occasione del 25° anniversario del raid israeliano contro Tunisi, dove morirono in 60 tra palestinesi e tunisini.

Nell'ottobre 1985, aerei da guerra israeliani lanciarono un'offensiva diretta contro le sedi dell'Organizzazione di liberazione della Palestina (Olp) a Tunisi, nel quartiere di Hammam ash-Shatt. In quell'attacco a decine persero la vita, tra cui anche il leader palestinese Khalil al-Wazir (Abu Jihad).

L'appello si è rivolto pure alla società civile tunisina ed è stato altresì indirizzato ai Paesi arabi affinché rescindano da qualunque relazione, diplomatica o commerciale, con l'entità sionista, perché eventuali rapporti danno luogo alla “svendita dei diritti degli arabi in terra di Palestina”.

Il partito chiede ai Paesi arabi di ritirarsi dall'Iniziativa araba, di sostenere la riconciliazione palestinese e di proteggere la resistenza contro l'occupazione israeliana.

Anche all'Autorità nazionale palestinese (Anp) sono rivolte delle precise richieste: “ritirarsi dai negoziati e rientrare nella linea della resistenza come unica via garante dell'istituzione di uno stato palestinese indipendente e permettere il ritorno dei rifugiati”.

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