Il PCHR chiede ai Servizi di Sicurezza in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza di porre fine agli arresti per ragioni politiche

Gaza-PchrIl PCHR esprime preoccupazione riguardo gli attuali arresti per ragioni politiche nei confronti di attivisti affiliati al movimento Fatah a Gaza ed altri affiliati al movimento di Hamas in Cisgiordania. Il PCHR ribadisce la propria richiesta ai servizi di sicurezza in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, per porre fine alla pratica di arresto arbitrario, rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici e cessare la pratica di arresti per ragioni politiche.

Nella Striscia di Gaza, i Servizi di Sicurezza interni (ISS) hanno arrestato negli ultimi giorni, 6 membri del movimento Fatah e agenti di sicurezza facenti parte dell’ Autorità palestinese senza seguire le giuste procedure legali. Il PCHR ha testimoniato l’arresto di alcuni di essi da parte di uomini armati mascherati, in abiti civili, i quali non si sono identificati durante l’arresto, o hanno mostrato un mandato d’arresto rilasciato dal Pubblico Ministero. Gli arrestati sono stati poi portati presso gli uffici dell’ISS e i familiari sono stati messi al corrente di dove si trovassero, solamente giorni dopo, ricevendo chiamate non ufficiali informandoli che i propri figli erano stati trattenuti agli uffici ISS.

In Cisgiordania i servizi di sicurezza hanno continuato ad arrestare persone affiliate al movimento di Hamas in tutte le città. Il PCHR ha documentato l’arresto di 20 persone nel corso dell’ultimo mese, inclusi studenti universitari, da parte dell’Intelligence Generale e dei Servizi di Sicurezza di Prevenzione. Solo due notti fa, gli ufficiali dell’intelligence palestinese hanno arrestato 6 persone dalle proprie case, nei paesi di Tal in Nablus e al-Mughir in Ramallah, e anche a Hebron. Inoltre, 14 persone sul totale degli arrestati, rimangono sotto fermo.

Conseguentemente, il PCHR reitera la propria denuncia degli arresti politici e:

  1. richiede il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici arrestati dai servizi di sicurezza palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza;
  2. enfatizza che gli arresti sono regolati dalla legge fondamentale palestinese e sono eseguibili solo nell’ambito dell’autorità rappresentata dalla polizia civile, che riceve gli ordini direttamente dal Procuratore Generale; e
  3. ricorda la sentenza della Corte Suprema di Giustizia palestinese del 20 febbraio 1999, la quale rimarca l’illegalità degli arresti politici e sottolinea che tutte le autorità esecutive dovrebbero rispettare le sentenze della Corte e smettere di praticare gli arresti politici illegittimi.

Traduzione per InfoPal di Laura Della Ciana