Il Pchr chiede l’immediato rilascio degli attivisti internazionali di ‘Estelle’

Pchr – Palestinian centre for human rights.

Comunicato stampa 22 ottobre 2012

Il Pchr chiede l’immediato rilascio degli attivisti internazionali di ‘Estelle’

Il Pchr condanna l’intercettazione da parte delle forze navali israeliane della nave svedese ‘Estelle’, domenica 21 ottobre 2012, mentre era in acque internazionali. Sotto gli auspici della Gaza Freedom Flotilla, ‘Estelle’ stava portando 30 attivisti internazionali nella Striscia di Gaza, nel tentativo di rompere il blocco navale imposto da Israele e inviare un messaggio universale di solidarietà con il popolo di Gaza.

Il Pchr apprezza gli sforzi degli attivisti e invita la comunità internazionale a far pressione su Israele affinché rilasci  immediatamente gli attivisti internazionali che sono attualmente detenuti.

Il Pchr ha seguito la rotta di ‘Estelle’ nel suo viaggio, che è salpata dal porto di Napoli, Italia, lunedì 8 ottobre, con 30 attivisti internazionali a bordo, tra cui 5 membri del Parlamento europeo (MEP) e un ex membro del Parlamento canadese. La nave stava anche portando aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Fonti del Gaza Freedom Flotilla hanno affermato che navi da guerra della marina israeliana hanno abbordato ‘Estelle’, che batte bandiera finlandese, mentre era in acque internazionali e aveva ancora diversi giorni di viaggio prima di arrivare  alla striscia di Gaza. Intorno alle 10.30, sabato 20 ottobre 2012, le forze navali israeliane hanno circondato la nave, ne hanno preso il controllo, arrestati i passeggeri, e rimorchiato la nave nel porto di Ashdod in Israele, dove sono i passeggeri stati arrestati.

Attivisti internazionali hanno riferito al Pchr che 9 degli internazionali – 5 greci, 3 spagnoli e 1 italiano – sono stati  deportati nei loro paesi dal dipartimento israeliano per l’Immigrazione, dopo aver firmato un documento in cui dichiaravano di essere entrati illegalmente in Israele. Gli altri attivisti hanno rifiutato di firmare. Il dipartimento per l’immigrazione ha trasferito 3 membri del convoglio alla Pretura di Ashkelon, perché di cittadinanza israeliana. Fonti di stampa riferiscono che il rappresentante della polizia israeliana ha presentato un rapporto segreto al tribunale, chiedendo al giudice di detenere i sospetti per altri cinque giorni per dare alla di polizia tempo sufficiente per condurre sei indagini separate. Il rappresentante della polizia ha chiesto che i sospetti siano accusati di incitamento alla ribellione, assistendo consapevolmente il nemico e violando un ordine legittimo. Le prime due accuse sono state respinte, ma i sospetti sono stati rinviati per un fermo di polizia per ulteriori 48 ore per consentire un’indagine volta a stabilire se hanno violato un ordine legittimo, e per impedire loro di ostacolare le indagini. Uno dei tre, l’attivista svedese Dror Feiler, ha rifiutato di comparire davanti al giudice. Dror è emigrato da Israele 40 anni fa, rinunciando alla cittadinanza israeliana in segno di protesta contro l’occupazione e le sue politiche.

Il Pchr sostiene che la chiusura imposta da Israele alla Striscia di Gaza è illegale e costituisce una forma di punizione collettiva, vietata ai sensi dell’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra. E’ anche un crimine di guerra, il ricorrervi deve essere evitato da tutte le parti, comprese le Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra. Questa opinione  è condivisa da pareri legali rilasciati da molti esperti di diritto internazionale e dagli organismi delle Nazioni Unite che si occupano di diritti umani e di diritto umanitario internazionale.

Alla luce di quanto sopra, il Pchr:

– Invita le autorità israeliane a rilasciare i detenuti immediatamente e senza condizioni;

– Invita Israele a porre fine alla chiusura illegale della Striscia di Gaza, che costituisce una forma di punizione collettiva, vietata ai sensi dell’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949 relativa alla protezione dei  civili in tempo di guerra;

– Invita Israele a rispettare il diritto alla libertà di movimento delle organizzazioni umanitarie internazionali e dei difensori dei diritti umani, e

– Invita la comunità internazionale e le Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra ad adempiere gli obblighi legali e morali, applicare le norme di diritto internazionale, e mettere una fine alle sofferenze del popolo palestinese.

Documento pubblico

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Per ulteriori informazioni si prega di chiamare l’ufficio Pchra Gaza, Striscia di Gaza, il +972 8 2824776 – 2825893

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