Il Pchr condanna l’aggressione del deputato palestinese del blocco di Hamas

 

Il PCHR – Palestinian Centre for Human Rights – condanna l’aggressione del deputato palestinese

Il Pchr ha condannato l’aggressione avvenuta l’altro ieri (il 19 aprile, ndr) contro Shaykh Hamed Khader al-Bitawi, 64 anni, membro del Consiglio Legislativo Palestinese (CLP) e rappresentante del Blocco per il Cambiamento e le Riforme nella sede del movimento di Hamas a Nablus. Il Pchr ha chiesto che il governo palestinese di Ramallah apra un’indagine sull’accaduto, affinché i responsabili siano portati davanti al giudice. I risultati delle investigazioni, ha inoltre dichiarato il Centro, dovranno essere pubblicati.

Ecco il resoconto di Shaykh al-Beetawi, fornito in un’intervista al Pchr: lo scorso 19 aprile, alle 14 circa, dopo aver terminato la preghiera del mezzogiorno alla moschea di al-Anbeyaa di Nablus, il deputato avrebbe lasciato il luogo di culto dirigendosi verso il mercato delle verdure. A piazza Marmash, sarebbe stato fermato da qualcuno che avrebbe iniziato a parlare con lui. Mentre veniva trattenuto, gli si sarebbe accostata un’automobile bianca contentente tre uomini: uno di loro sarebbe sceso e avrebbe cominciato a lanciare offese contro Allah e Hamas; quindi avrebbe minacciato al-Beetawi, ingiungendogli di non apparire più in pubblico, se non voleva essere ucciso. Alcuni passanti si sarebbero fermati a guardare la scena: tra questi, il figlio dello shaykh, Naser al-Beetawi, il quale si sarebbe avvicinato all’uomo che stava insultando suo padre, chiedendogli di giustificarsi. A quel punto, l’uomo avrebbe tirato fuori una pistola, puntandola contro lo shaykh. Prima che potesse sparare, tuttavia, Naser gli avrebbe afferrato la mano e avrebbe diretto verso il basso il colpo che stava partendo in quell’istante. Come conseguenza, Shaykh al-Beetawi sarebbe stato trasferito immediatamente all’ospedale Rafidia di Nablus, con ferite da proiettile al piede destro.

Il nome dell’assalitore pare sia Ne’man ‘Amer, del villaggio di Kafr Kalil a sud-est di Nablus, membro del Servizio di Sicurezza Preventiva.

In seguito all’accaduto, il portavoce della polizia palestinese, il generale di brigata ‘Adnan adh-Dhamiri, ha dichiarato. “L’incidente occorso al membro del CLP Hamed al-Beetawi è un affare privato che riguarda un singolo individuo. I servizi di sicurezza non vi sono coinvolti”. Adh-Dhamiri ha tuttavia aggiunto che la polizia ha arrestato il sospetto, che verrà condotto in tribunale. Ha comunque sottolineato che l’incidente non aveva risvolti politici.

Ecco dunque le richieste che il Pchr ha inviato al governo di Ramallah:

1.      Aprire un’investigazione sul crimine commesso e portare davanti al giudice chi vi è coinvolto

2.      Proibire severamente ai funzionari della sicurezza di trasportare armi fuori servizio

3.        Impedire l’uso delle armi sia ai privati che ai corpi ufficiali quando vengono usate per minacciare i civili e la loro incolumità personale, e perseguire chiunque si renda responsabile di un tale gesto 

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