Il PCHR condanna l’attacco delle forze israeliane alla moschea di al-Aqsa

Gaza-Pchr. Il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) condanna l’attacco alla moschea di al-Aqsa nella città vecchia di Gerusalemme Est occupata dalle forze israeliane e l’uso eccessivo della forza adottata contro i civili palestinesi che nella moschea si trovavano ad affrontare decine di coloni estremisti, che si preparavano ad attaccare la moschea, alla vigilia delle festività ebraiche.

Inoltre, il PCHR denuncia il danno provocato deliberatamente dalle forze israeliane all’interno della moschea di al-Aqsa, tra cui tappeti bruciati, finestre rotte e ombrelloni che proteggono i fedeli nel periodo estivo, distrutti. Il PCHR mette anche in guardia contro i piani del governo israeliano di applicare la divisione dello spazio e del tempo nella moschea di al-Aqsa. Pertanto, il PCHR chiede alla comunità internazionale di intervenire tempestivamente e assumersi le responsabilità legali e morali per proteggere i civili palestinesi e i loro luoghi sacri nei territori palestinesi occupati (TPO). Il PCHR ritiene che il silenzio della comunità internazionale, per quanto riguarda questi crimini, incoraggi il governo israeliano a proseguire la sua politica in violazione della legge umanitaria internazionale.

Secondo le informazioni raccolte dal PCHR nella città, intorno alle 05:45 di domenica 13 settembre 2015, quando i fedeli avevano finito di eseguire la preghiera dell’alba (Fajr) nella moschea di al-Aqsa ed iniziavano ad uscire della moschea, un gran numero di forze speciali israeliane ha fatto irruzione nella moschea di al-Aqsa gettando bombe sonore e proiettili di metallo ricoperti di gomma. Le forze israeliane hanno immediatamente chiuso la moschea Qibli (sud) mentre decine di soldati israeliani hanno raggiunto il tetto della moschea. Hanno circondato i giovani che erano all’interno e hanno spruzzato spray al peperoncino contro di loro. Gli ufficiali delle forze speciali hanno evacuato tutti coloro che si trovavano nei cortili della moschea di al-Aqsa.

Al mattino, le forze israeliane hanno fracassato le finestre della moschea al-Qibli e hanno lanciato bombe sonore e gas lacrimogeni contro i giovani intrappolati all’interno, per questo motivo i tappeti hanno preso fuoco. Inoltre, Lo’ai Abu al-Sa’ed, una delle guardie della moschea, ha subito una ferita d’arma da fuoco al petto; Jad al-Ghoul, un funzionario della protezione civile della moschea di al-Aqsa, ha subito una ferita da proiettile al braccio sinistro; Anas Siyam (di 14 anni) ha subito una ferita da proiettile al petto; e Lewa Abu Ermaila, giornalista al canale satellitare Palestina oggi, e Sabreen Ebeidat, una fotoreporter di Quds news, sono state entrambe ferite dalle schegge di una bomba sonora. Un testimone oculare ha dichiarato che le forze israeliane hanno attaccato e hanno spintonato i membri arabi della Knesset israeliana, che potevano entrare nella moschea di al-Aqsa, cioè Ahmed al-Tibi, Osama al-Sa’di e Talab Abu ‘Arar.

Questo attacco è coinciso con il divieto per i circa 500 studenti e studentesse delle scuole sharaitiche di al-Aqsa, situate all’interno della moschea (Riyadh al-Aqsa, al-Aqsa scuola per ragazzi e al-Aqsa scuola per ragazze), di entrare nella moschea e raggiungere le loro aule. Inoltre, le forze israeliane hanno negato l’ingresso agli impiegati amministrativi e dell’istruzione attaccandoli e spintonandoli quando si presentavano alle porte di Hatta o di Silsilah. Le forze israeliane hanno anche proibito ai fedeli con meno di 45 anni di entrare nella moschea.

In seguito, gruppi di coloni israeliani guidati dal ministro dell’Agricoltura, Uri Ariel, hanno preso d’assalto la moschea dalla porta al-Magharba. Hanno eseguito rituali biblici nella zona di al-Hersh vicino alla porta di al-Rahma. Va notato che i (Gruppi del Tempio) hanno invitato i loro sostenitori attraverso web e social media a partecipare al più grande attacco alla moschea di al-Aqsa, domenica, in coincidenza con l’inizio delle festività ebraiche.

Il PCHR condanna fermamente l’assalto alla moschea di al-Aqsa e sottolinea che questi attacchi sono  parte integrante delle politiche e delle misure israeliane attuate sul territorio e annunciate dai ministri israeliani, partiti e leader dei coloni negli ultimi mesi e anni per prendere il controllo e giudaizzare la moschea di al-Aqsa. Ricorda inoltre alla comunità internazionale che le forze israeliane hanno violato le norme della Quarta Convenzione di Ginevra 1949, e invita la comunità internazionale ad agire immediatamente per fermare i crimini israeliani. Il PCHR ribadisce il suo appello alle Alte Parti Contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra affinché adempiano ai loro obblighi secondo l’articolo 1 della Convenzione e rispettare e far rispettare la presente Convenzione in ogni circostanza.

Traduzione di Edy Meroli